Dominio Morath, Paez secondo con orgoglio. Soudal-Lee Cougan protagonista dell'Alpentour Trophy
Un’altra edizione memorabile: Adelheid Morath si conferma imbattibile: 4 vittorie su 4, per il colombiano vittoria nella tappa regina e leadership fino alla crono finale, il caldo e i problemi respiratori frenano il sogno del quinto trionfo.
Ancora una volta, l'Alpentour Trophy si conclude per Soudal-Lee Cougan International Team con un bilancio di prestigio. La gara a tappe austriaca, una delle più prestigiose del calendario internazionale, ha visto brillare la stella di Adelheid Morath, dominatrice incontrastata tra le donne con la replica del successo del 2024 e la grinta inesauribile di Leonardo Paez, secondo tra gli uomini dopo una prova d'altissimo livello.
Morath imbattibile: dominio totale, quattro su quattro e trionfo bis
L'atleta tedesca ha riconfermato il suo dominio nella classifica femminile, conquistando per il secondo anno consecutivo la vittoria assoluta con un prova di forza impressionante. Quattro vittorie di tappa su quattro, maglia di leader sin dal primo giorno e non l'ha più abbandonata, fino al traguardo finale sulla Schafalm, a 1.777 metri di quota. Dopo il successo del 2024, Morath si conferma regina assoluta dell'Alpentour 2025.
"Mi sono sentita bene per tutti i quattro giorni e sono molto soddisfatta di come ho gestito questa gara" - ha dichiarato Morath - "È stato un periodo di gare intenso nelle ultime settimane, con Hero Südtirol Dolomites, Europei e Andorra, ma ho trovato il mio ritmo e ora guardo con fiducia ai prossimi impegni"
Morath ha chiuso con un margine superiore ai 20 minuti sulla seconda classificata, la ceca Milena Kalašová, confermando la propria superiorità in ogni frazione.
Paez cede il passo nella cronoscalata finale: secondo posto con onore
Il colombiano, quattro volte vincitore dell'Alpentour, ha guidato con grande determinazione per tre tappe, indossando la maglia di leader dopo la spettacolare vittoria nella regina. Ma nella cronoscalata finale ha dovuto cedere il passo a Hermann Pernsteiner.
Dopo un terzo posto nella tappa d'apertura, Paez ha imposto il proprio ritmo nella tappa regina e ha gestito la terza frazione, mantenendo la leadership fino alla crono decisiva. Purtroppo, la cronoscalata finale verso la Schafalm si è rivelata fatale per le sue ambizioni di vittoria. Condizioni fisiche non ottimali e difficoltà respiratorie lo hanno rallentato, consentendo al padrone di casa Hermann Pernsteiner di recuperare lo svantaggio e conquistare sia la tappa che la classifica generale.
"Devo dire che quest'anno l'Alpentour è iniziato fortissimo, mai visto un ritmo così nella prima tappa" - ha commentato Paez - "Nella prima tappa non avevo buone sensazioni ma comunque sono riuscito a fare terzo e arrivare a 10 secondi dal vincitore. Il secondo giorno, nella tappa che mi piace molto, la più lunga, ho trovato buone sensazioni e ho vinto con una buona differenza sull''austriaco Pernsteiner, il che mi ha permesso di prendere la maglia di leader. Ieri l'ho difesa con i denti, sulla salita del GPM avevo un distacco di 35 secondi da Pernsteiner, poi sono riuscito a riprenderlo e siamo arrivati insieme all'arrivo, ma è stata una giornata dura, meno per lui che andava molto forte".
Riguardo alla crono finale, Paez ha aggiunto: "Oggi nella cronoscalata non ho avuto purtroppo buone sensazioni e ho dormito un pò male, facevo fatica a respirare, si vede che c'è polline ancora, poi un caldo assurdo che mi ha fatto calare e non avevo le energie per spingere. Purtroppo ho perso la maglia, ma comunque porto a casa un secondo posto che per me vale molto. Pernsteiner è un grande atleta che va molto forte in salita e lo aveva già mostrato quando correva su strada, forse anche la scelta di correre con la full mi ha penalizzato un pò, ma faccio i complimenti al vincitore che ha corso una crono incredibile.
Ringrazio la squadra e tutto lo staff per il supporto in questa bella trasferta, si torna a casa, un po' di riposo, ora è il momento di recuperare e pensare alle prossime gare".
Nonostante il calo fisico finale dovuto anche al caldo e alle difficoltà respiratorie, Paez ha chiuso con 1' 13" di ritardo in classifica generale. Un risultato di altissimo prestigio.
Photo Credits - Marketa Navratilova, Igor Schifris