A PARIGI DOMINANO ANCORA LE TRASMISSIONI MECCANICHE, 4 SHIMANO XTR SUL PODIO

Il meccanico batte ancora l’elettronica, Tik Tok cede ancora il passo a Facebook, sul podio di Parigi 2024 il cambio Shimano XTR ha avuto la meglio sullo SRAM AXS T-Type, 4 a 2. Sappiamo che l'elettronica dominerà anche questo settore, ma a Parigi conta ancora il cavo…

Il ritornello delle ultime stagioni di mountain bike sembra puntare sempre di più il dito e cercare di innovare attraverso l'elettronica. Tutto ciò che è tecnologicamente innovativo attira, l'elettronica ha portato allo snellimento e semplificazione delle biciclette, la cambiata wireless, i telescopici e le sospensioni wireless. 

 

© UCI MTB

 

La direzione della mtb sembra essere sempre più influenzata da tutto questo, ormai sono già cinque anni che circolano le trasmissioni wireless, il 26 dicembre 2019 fece per la prima volta la sua comparsa la trasmissione wireless di SRAM, l'XX1 Eagle con tecnologia AXS, che nel 2018 era stato usato per tutta la stagione agonistica da Nino Schurter. 

 

© Olympic Games Paris 2024

 

A cinque anni di distanza, si continua a pensare quale possa essere il futuro della mtb, maggiore integrazione, maggiore elettronica eppure, guardando indietro, proprio ai due giorni appena passati, ci rendiamo conto che il cambio meccanico domina ancora.

 

© UCI MTB

 

Sui due podi dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 i vincitori hanno utilizzato due trasmissioni Shimano XTR 12 velocità con cassette 10-51, guardando però i tre gradini del podio maschile e femminile, non solamente Pidcock e Prevot hanno usato questa trasmissione, ma anche i bronzi delle due competizioni, Hatherly e Rissveds. 

 

© UCI MTB

 

Vale a dire che per ogni podio due trasmissioni sono state meccaniche e una elettronica senza fili. In soldoni 4 rider su sei si sono affidati a trasmissioni meccaniche. 

 

SHIMANO XTR: Pidcock (oro), Prevot (oro), Hatherly, Rissveds (bronzo).

SRAM AXS T-TYPE: Koretzky, Batten (argento).

 

 

Guardando nello specifico le varie bici utilizzate, quella di Pauline Ferrand Prevot rappresenta la massima espressione del tradizionalismo, una hardtail con trasmissione meccanica e sospensione meccanica e sappiamo perfettamente conoscendo Pauline che la scelta non è stata sicuramente casuale. La campionessa olimpica conosce i fattori di rischio, sa come poter performare al meglio e per questo ha eseguito test su test nel corso della stagione per arrivare a questo setup definitivo. Sulle bici di Rissveds e Hatherly non c'è un singolo elemento (computerino a parte) a funzionamento elettronico. Questione diversa per quella di Pidders che ha usato sospensioni a controllo elettronico e funzionamento automatico. 

 

© UCI MTB

 

I contratti di sponsorizzazione li fanno le squadre non lo mettiamo in dubbio, ma sicuramente ci sono ancora motivi per il quale i team manager e gli atleti preferiscono optare per ciò che a qualcuno può sembrare quasi anacronistico. La scelta delle componenti meccaniche ha ancora diversi punti a suo favore, il peso, la facilità di regolazione e la manutenzione. Questo mondo è ancora diviso tra le preferenze che sappiamo essere valide da entrambe le parti ma i risultati dei giorni passati fanno riflettere.

 

 

Sappiamo perfettamente che in futuro l'elettronica sarà predominante, non sarà ora, ma presto succederà, se però quando uscirete con gli amici sarete gli unici con trasmissione meccanica, ricordate ai vostri bro che Pidcock ha fullboxato Koretzky proprio con una trasmissione meccanica...

 

 

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