PIDCOCK FA DOPPIETTA A CRANS MONTANA. LUCA BRAIDOT TERZO!
Tom Pidcock torna in mtb e vince tutte e due le prove XCC e XCO Crans Montana, ma quanti rischi prima della partenza del Tour de France (questo sabato da Firenze). Tante cadute, anche Nino a terra. Luca Braidot è il migliore degli italiani, tornato a correre davanti ha chiuso 3°. Nella top 10 anche un Nadir Colledani on fire.
Oggi, domenica 23 giugno, le condizioni cambiano velocemente sul percorso di Crans Montana e gli uomini elite sono partiti per ultimi con un terreno che è sembrato attraverso le telecamere molto più compatto rispetto a quello della gara femminile. Ancora scivoloso nelle fasi di salita e anche sui tratti più tecnici di discesa sui 3,5 chilometri.
Presenti in questa quinta tappa delle UCI Mountain Bike World Series XCO quasi tutti i favoriti, compreso Tom Pidcock tornato dopo la sua apparizione a Nove Mesto, invece mancavano Simon Andreassen e il campione europeo Simone Avondetto. Il piemontese ha scelto di non correre in Svizzera.
SETTE GIRI IN PROGRAMMA
Rispetto alla gara femminile sviluppatasi su 5 giri per la prova maschile sono stati assegnati 7 giri sul percorso di Crans Montana e nel tratto di lancio e poi nel primo giro effettivo è successo di tutto. Gli Scott-SRAM Schurter e Colombo hanno imposto subito un ritmo infernale, nel gruppo principale anche Braidot, Aldridge e già Pidcock, il più pericoloso in queste condizioni.
GARA DA SPECIALISTI
Il percorso di Crans Montana ha esaltato gli specialisti più puri del fango come Pidcock appunto, Flückiger, Sarrou, Forster, ma anche Julian Schelb, il tedesco in sella alla nuova Berria Mako (l'unica mtb con ammortizzatore nascosto come sulla Scott Spark) è stato il primo a prendere vantaggio sul resto del gruppo, prima che il campione del mondo rientrasse su di lui anche in maniera piuttosto sporca per spodestarlo della leadership.
Come ieri nel XCC anche oggi Pidcock alla fine del primo giro ha baciato l'asfalto (in ingresso della zona tecnica) a causa di ruote riempite del fango svizzero. È scivolato nello stesso punto dove era caduta Valentina Corvi nella gara Under 23.
Che spettacolo rivedere Mathias Flückiger (già selezionato per Parigi), di nuovo davanti al gruppo, tutti conoscono le sue doti sul fango ma anche quelle di scalata ed è stato il primo degli inseguitori quando nel corso del secondo giro Pidcock ha preso un po' di margine.
NINO CADE, PIDCOCK SCAPPA
Poco prima della metà di gara Pidcock riesce a ingranare definitivamente e prendere il largo, gli unici che erano rimasti a una ventina di secondi erano le leggende svizzere Mathias Flueckiger e Nino Schurter, ma sul fango il campione del mondo è il professore e dove gli altri perdevano terreno lui continuava a guadagnare.
Giro infernale per Nino Schurter il secondo, che perdeva completamente confidenza con la bici, prima su una discesa ripida su radici, in cui si è catapultato oltre le protezioni e poi sul rock garden più spietato mai visto. Il 10 volte campione del mondo sembrava non avere più controllo della bici, forse a causa del fango, forse a causa dei pedali sporchi di fango ma in discesa perdeva secondi nei confronti di Pidcock, Flückiger e Schelb per essere recuperato da Schwarzbauer e Forster.
COPPIA ITALIANA INFUOCATA
Sei italiani nella top 25 di gara appena passata la metà di gara, ma nella top 10 giravano fortissimo due specialisti del ciclocross, i compagni di squadra Luca Braidot e Nadir Colledani del Santa Cruz RockShox a caccia della top 5 in questa gara, dove si è capito giro dopo giro che nessun risultato è garantito fino alla fine della gara. Filippo Fontana era a un passo dalla top 10 (12°) mentre Juri Zanotti pedalava in diciassettesima posizione.
SCIVOLATA DI PIDCOCK
Nel corso del 4° giro Pidcock torna a cadere. Questa volta scivola su una radice, mentre Forster impattava violentemente sul tronchi garden. Si ritirava nel frattempo Maximilian Brandl, il tedesco stava girando in top10 ma nel lungo rock garden è incappato in una bruttissima caduta tra le rocce.
GARA DI MOTORE
Le condizioni così tanto mutevoli del tracciato (è comparso anche il sole) con il fango viscido portato dalle gomme sui pezzi più tecnici, hanno spinto i rider a evitare i rischi in discesa, scegliendo nuove linee più sicure e cercando di aumentare i ritmi in salita. Dopo cinque giri la gara è diventata molto più di motore e di intelligenza tattica, i primi due mantenevano la stessa distanza l'uno dall'altro attestando un vantaggio di Pidcock su Flücki di 50 secondi, mentre dietro si creava un terzetto a 1' 50" con Schurter che aveva ripreso Schelb, ma da dietro era tornato anche il nostro Luca Braidot, pronto a giocarsi tutto per il terzo posto.
A dieci secondi Colledani pedalava insieme a Schwarzi e Sarrou che poco dopo si fermava ai box per una foratura.
GARA NELLA GARA
A due giri dalla fine tutti avevano capito che era impossibile andare a riprendere Tom Pidcock, ma Flücki a soli 45 secondi da lui ha fatto esattamente la stessa gara del britannico con i medesimi tempi. Ma dietro l'altra gara che si è creata è stata quella per il terzo spot del podio tra Schurter, che oggi si giocava anche la maglia di leader di Coppa, insieme a Luca Braidot e Julian Schelb. I tre si sono controllati a lungo, Schelb sembrava essere il più cotto nel corso della salita lunga dell'ultima tornata. E dietro Colledani sperava in un passo faldo di uno dei tre.
IL FINALE
A pochi giorni dalla partenza del Tour de France in cui Pidcock sarà al via, si è regalato una doppietta di successi a Crans Montana su condizioni che ama, fangose, ma che non gli hanno reso vita facile. Ogni volta che Tom Pidcock torna in MTB offre lo spettacolo più puro lottando per la vittoria come ha fatto qui. Incontenibile il britannico che va a vincere la settima prova di coppa del mondo con cadute e rischi annessi.
Secondo posto per Flückiger che è riuscito a tornare ai suoi splendidi livelli con un distacco di 1'10". La terza posizione è rimasta instabile fino all'ultima curva dell'ultimo giro, durante il quale Nino Schurter ha continuato a scattare in ogni occasione per staccare Luca Braidot, ma sul rettilineo finale, la locomotiva italiana ha spianato anche il 10 volte campione del mondo, la crescita di Luca Braidot continua e oggi è andato a prendere la terza posizione assoluta.
Sesto posto per un altro italiano, Nadir Colledani coglie la prima top 10 della stagione.
Il commento di Tom Pidcock salito sul podio insieme ai suoi due cagnolini: «Penso che la partenza sia stata andata un po' meglio del solito, ma i primi due giri sono stati molto complicati anche per trovare il mio ritmo. Ognuno cercava di trovare la propria linea e il proprio ritmo, ho trovato il mio e mi sono rilassato ma ho fatto qualche errore. Poi sono caduto e ho pensato "ok comincia a concentrarti ora" perché i grandi appuntamenti devono arrivare. È difficile qui andare veramente a fondo perché devi risparmiare energie per le salite tecniche. Mi è piaciuto il percorso ma andava letto giro dopo giro, sul rock garden ho preso sempre la A line perché mi sembrava più smooth ma sulle pedane al primo giro ho capito che la A line era più lenta della B line e così ho cambiato».
Il parere di Mathias Flückiger: «Sono davvero contento, le prime gare non sono state facili per me, ma qui mi sono sentito davvero bene e un sacco di divertimento. Bisogna girare con molta intuizione, le condizioni cambiano in continuazione e bisogna adattarsi ma queste gare con salite lunghe e lunghe discese sono quelle che preferisco».
Luca Braidot continua a entusiasmare, questo il suo commento sul podio: "Oggi è stata una giornata davvero dura, il percorso era incredibile, ho avuto paura per tutto il tempo. Sono contentissimo di essere riuscito a gestire in questo modo la gara e aver vinto lo sprint contro Nino. I due davanti erano assolutamente troppo veloci per noi, ma sono contento della mia gara, mi sento bene».
Sapete ora chi è il leader della Coppa del Mondo? N1NO Schurter.
GLI ALTRI ITALIANI
Non solamente Luca Braidot e Nadir Colledani ma Filippo Fontana si è esaltato nel fango di Crans-Montana che ha esaltato le sue doti di ciclocrossista, ha chiuso in 15ª posizione, 18° Juri Zanotti, 26° Daniele Braidot, seguito da Gioele Bertolini.
ORDINE D'ARRIVO
1. PIDCOCK Thomas (INEOS GRENADIERS) - 1:26:28
2. FLÜCKIGER Mathias (THÖMUS MAXON) +1' 10''
3. BRAIDOT Luca (SANTA CRUZ ROCKSHOX PRO TEAM) +2' 05''
4. SCHURTER Nino (SCOTT-SRAM MTB RACING TEAM) +2' 08''1\
5. SCHELB Julian (STOP&GO MARDERABWEHR MTB TEAM) +2' 23''
6. COLLEDANI Nadir (SANTA CRUZ ROCKSHOX PRO TEAM) +2' 52''
7. SCHWARZBAUER Luca (CANYON CLLCTV XCO) +2' 55''
8. FORSTER Lars (THÖMUS MAXON) +3' 07''
9. SARROU Jordan (TEAM BMC) +3' 22''
10. COLOMBO Filippo (SCOTT-SRAM MTB RACING TEAM) +3' 22''
15. FONTANA Filippo (CS CARABINIERI - CICLI OLYMPIA) +4' 14''
18. ZANOTTI Juri (TEAM BMC) +5' 07''
26. BRAIDOT Daniele (CS CARABINIERI - CICLI OLYMPIA) +6':00''
27. BERTOLINI Gioele (KTM PROTEK ELETTROSYSTEM) +6' 32''
38. VITTONE Andreas Emanuele (KTM PROTEK ELETTROSYSTEM) +8' 41''
63. BOCCHIO VEGA Emanuele a 2 giri
75. AGOSTINELLI Alessio (KTM PROTEK ELETTROSYSTEM) a 3 giri
85. HUEZ Emanuele (CS CARABINIERI - CICLI OLYMPIA) a 4 giri