SPORT AD ALTISSIMI LIVELLI? UNA TORTURA PER CORPO E MENTE. LO DICE GIANMARCO TAMBERI

Gianmarco Tamberi, oro nel salto in alto alle Olimpiadi di Tokyo sulla sua pagina social ha pubblicato un post in cui riassume in maniera molto semplice, ma incredibilmente cruda e schietta la vita di un atleta di altissimo livello come lui. I sacrifici e le rinunce - "Ho trascurato amici e famiglia, ho torturato il mio corpo con diete ed allenamenti estenuanti, ho maltrattato la mia mente pretendendo da lei sempre qualcosa in più." Tutto per arrivare a quella medaglia.

 

 

L'atletica e il ciclismo hanno moltissimo in comune, sono due sport individuali dove per emergere servono tantissima fatica, dedizione, sacrificio, sfida contro se stessi e una propensione alla sofferenza. Queste parole fanno davvero riflettere, sono di un saltatore in alto, ma potrebbero essere anche quelle di uno qualsiasi degli atleti impegnati in MTB alle Olimpiadi.

 

Uno solo vince, ma TUTTI hanno fatto gli stessi sacrifici, la stessa fatica, le stesse scelte ed essere un atleta di altissimo livello è anche questo, non è sempre divertimento e bellezza di "fare quello che si ama".

 

Questo post è interessante perché è lo sport vero, è la realtà. Non è sempre oro quello che luccica, ma quando arrivano i successi, che siano una medagli olimpica, o un qualsiasi altro riconoscimento, tutte quelle fatiche e sacrifici diventano giustificate ed allora il sorriso sulla faccia di questi ragazzi è il più splendente e scintillante di tutti, ben più di qualsiasi medaglia.

 

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