Leo Paez cala il poker all'Assietta Legend

Sestriere (TO):  Veste da due anni la maglia iridata, aveva già vinto tre volte a Sestriere, era il favorito della vigilia e non ha deluso le attese: Leonardo Paez mette per la quarta volta il suo sigillo sull'Assietta Legend, dopo le affermazioni del 2014-2015 e 2019.


A Sestriere c'è stata la solita invasione delle ruote grasse, seppure con numeri un po' più ridimensionati rispetto al periodo pre-pandemia, ma 750 iscritti sono comunque un ottimo risultato per quella che tradizionalmente si conferma la manifestazione di MTB più longeva e più partecipata del Nord-Ovest.

 

 

Alla partenza, prevista per le 8,30 ai 2000 metri del Sestriere, il cielo grigio e le previsioni poco incoraggianti lasciavano presupporre una giornata a dir poco "fresca", e in effetti così è stato, con temperatura sotto i 10° sul tratto alto del percorso, unita ad una pioggerellina quasi autunnale che ha accompagnato nel tratto finale i primi classificati, e per diversi chilometri i meno veloci.


Come già detto, il mitico passaggio ai 2800m di cima Ciantiplagna quest'anno non è stato possibile a causa di una frana che non avrebbe consentito il transito sicuro degli atleti. In sostituzione è stato inserito un anello iniziale sul sentiero Bordin, utile a scremare ulteriormente il gruppo per la veloce e storicamente affollata discesa su Pragelato.

 

 

L'apparentemente semplice e innocuo anello iniziale mette subito in chiaro le gerarchie di giornata. Sono in tre, e tutti con la stessa maglia, a fare subito la differenza: Leo Paez, Diego Arias e Denis Fumarola del Giant-Liv Polimedical staccano subito tutti e si lanciano in picchiata sulla Val Troncea con un margine di circa 40 secondi sul gruppo inseguitore.

 



All'imbocco della Val Troncea per un attimo Laposse e Saravalle riescono a rientrare sui tre battistrada, ma quando la strada ricomincia a salire verso il sentiero del Mendia, rimangono nuovamente al comando i tre Giant. A circa metà salita Fumarola decide saggiamente di lasciare andare i due compagni di squadra, il loro ritmo per lui è troppo alto. Da qui in poi inizia da una parte al cavalcata trionfale dei due colombiani verso la vittoria, dall'altra la gestione del vantaggio acquisito da parte di Fumarola per mettere in cassaforte il podio dagli attacchi degli inseguitori, dove sono sempre Laposse e Saravalle i più agguerriti.

 

Pur avendo le spalle coperte dal compagno di squadra, Paez e Arias danno sfoggio di una condizione fisica impressionante, onorando nel migliore dei modi la gara, spingendo a fondo sui pedali fino a scavare un gap sul terzo classificato di ben 16 minuti! Nella lotta fratricida per la vittoria, nel finale Paez ricorda a tutti che l'iride sulla maglia non c'è l'ha per caso, e abbandona la compagnia di Diego Arias andando a vincere in 3h29'02", lasciando il connazionale a 1'. Devono passare 16' prima che il podio si completi con la tripletta Giant-Liv Polimedical firmata da Denis Fumarola. Lorenzo Laposse si guadagna il 4° posto staccando Saravalle (5°) sul Genevris.

 


La gara femminile ha visto la vittoria di Simona Mazzucotelli, Team Massì Supermercati. Leggiamo dalle sue parole com'è andata: "Oggi mi sono divertita! Sono partita piano ed ho puntato sulla parte centrale. Il fresco mi ha aiutato e sono riuscita a centrare il mio obiettivo perché sono andata in testa al primo passaggio a Sestriere e ci sono rimasta. Faccio i miei complimenti all'organizzazione per il percorso, e dedico la mia vittoria a chi mi supporta, sopporta e accompagna negli allenamenti, e alla mia bimba di 6 anni che oggi mi ha fatto rifornimento".

 

La sfida per il secondo posto vede una bella lotta tra Chiara Mandelli del Team Spacebikes, e Nicoletta Ferrero del Boscaro Racing, autrice di una bella rimonta nella salita all'Assietta. La piazza d'onore se la aggiudica Mandelli proprio nella parte finale del Bordin. Valentina Picca e Nicoletta Meli chiudono le prime 5 posizioni.


L'Assietta Bike se l'aggiudica Mattia Zunino del Team Bike O'Clock, su Tommaso Boccardo e Pietro Daniello, tra le donne Patrizia Romanello.

 

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