Alla GF Le Terre di Franciacorta a sorridere è Vittorio Oliva

Nuovi il nome, il percorso (48 km), il timing e l'Ente (FCI). Solo la logistica era quella della passate edizioni. I numeri non hanno premiato gli organizzatori che quest'inverno coraggiosamente avevano deciso di uscire da tutti i circuiti.

Capriolo (BS): All'edizione zero della GF Le Terre di Franciacorta, questa mattina dopo 48 intensi chilometri, hanno festeggiato con lo spumante il bresciano Vittorio Oliva (Carbonhubo) e la trentina Cristiana Tamburini (Silmax X-Bionic Racing team).

 

Evento con un nuovo "vestito"

 

Quest'anno la società MTB Franciacorta Capriolo guidata dal quartetto formato da Giovanni Belloni, Kristian Salvoni, Samuele Tomasoni e Mario Urgnani, aveva deciso di dare una svolta al proprio evento, dopo 5 anni di successi con la Capriolo Bike che per i primi quattro anni era stata un cross country e che nel 2016 era stata trasformata in una granfondo con 750 partenti.

 

 

La manifestazione come si suol dire ha "cambiato il vestito" introducendo tante novità. La più evidente il cambio del nome, quello nuovo, GF Le Terre di Franciacorta sicuramente con più appeal e più vicino alla realtà dal momento che il percorso, completamente rivisto, quest'anno passava sul territorio di quattro Comuni, non solo quello di Capriolo ma anche di Adro, Erbusco e Cortefranca. Sono cambiati anche sistema di cronometraggio (TDS Live) e la corsa è ritornata sotto l'egida della FCI, favorendo la presenza di alcuni agonisti.

 

 

Tutto quì? No la scelta, più clamorosa era stata fatta però quest'inverno, decidendo di togliere la GF Le Terre di Franciacorta, da tutti i circuiti. Una scelta coraggiosa ma molto rischiosa. Che gli Dei non erano dalla parte del MTB Franciacorta Capriolo lo abbiamo capito questa mattina, semplicemente guardando Giovanni Belloni e Kristian Salvoni. Il primo con un braccio rotto l'altro con la clavicola KO.

 

 

I loro infortuni non hanno niente a che vedere con la corsa però sono emblematici del clima di delusione che si respirava questa mattina, per la scarsa partecipazione ad un'evento preparato fin nei minimi dettagli e con tantissima passione e fatica.

 

E' come quando in un Ristorante dove hanno preparato un menù ricco ed appetitoso per almeno 800 persone, ne arrivano poco più di un quarto. (TDS Live ha classificato 217 tesserati + 7 cicloturisti). C'è amarezza e si pensa alle scelte fatte. Non c'è niente da fare, sono pochissimi se non unici gli eventi che riescono a vivere di vita propria, facendo numeri riuscendo a fare a meno dei circuiti.

 

 

La gara

 

Se i cambiamenti sono stati numerosi, un punto è rimasto fisso, quello della logistica. Partenza alle 9:45, come al solito dalla piazza di fronte alla Chiesa, con voce sempre dello speaker Fabio Balbi. I bikers dopo essersi allineati nelle griglie, hanno gradito la splendida giornata, dopo il tempo incerto dei giorni scorsi.

 

 

Faceva caldo e il cielo era completamente libero da nuvole. Il programma prevedeva "battaglia" sul nuovo percorso lungo 48 km e che presentava 1.450 metri di dislivello. Nelle intenzioni del MTB Franciacorta Capriolo c'era l'idea di proporre una nuova traccia e di renderlo più accessibile rispetto a quello delle passate edizioni. La GF Le Terre di Franciacorta si è diretta subito verso la cava e da lì passando per vigneti si è spostata verso Adro.

 

 

Vittorio Oliva ha fatto capire fin dai primi chilometri che oggi sarebbe stato lui l'uomo da battere. Si è portato con decisione al comando seguito a ruota dai suoi compagni di squadra (Carbonhubo) Bonelli e il giovane ex stradista D'Agostino, ma c'erano anche Bortoli (Lissone Mtb), Linetti (Iseo Mtb), Camozzi (Isolmant), Zaglio (Rosola) e Finazzi (Becycle).

 

 

Tutta la prima parte di gara è stata molto nervosa a causa dei continui sui e giù tra le colline franciacortine ed a metà gara quando la GF Le Terre di Franciacorta è salita verso la Cantina Bellavista si è capito che le prime impressioni erano state quelle giuste.

 

IL RACCONTO PROSEGUE SULLA PAGINA SUCCESSIVA.

 

Capriolo (BS): All'edizione zero della GF Le Terre di Franciacorta, questa mattina dopo 48 intensi chilometri, hanno festeggiato con lo spumante il bresciano Vittorio Oliva (Carbonhubo) e la trentina Cristiana Tamburini (Silmax X-Bionic Racing team).

 

Evento con un nuovo "vestito"

 

Quest'anno la società MTB Franciacorta Capriolo guidata dal quartetto formato da Giovanni Belloni, Kristian Salvoni, Samuele Tomasoni e Mario Urgnani, aveva deciso di dare una svolta al proprio evento, dopo 5 anni di successi con la Capriolo Bike che per i primi quattro anni era stata un cross country e che nel 2016 era stata trasformata in una granfondo con 750 partenti.

 

 

La manifestazione come si suol dire ha "cambiato il vestito" introducendo tante novità. La più evidente il cambio del nome, quello nuovo, GF Le Terre di Franciacorta sicuramente con più appeal e più vicino alla realtà dal momento che il percorso, completamente rivisto, quest'anno passava sul territorio di quattro Comuni, non solo quello di Capriolo ma anche di Adro, Erbusco e Cortefranca. Sono cambiati anche sistema di cronometraggio (TDS Live) e la corsa è ritornata sotto l'egida della FCI, favorendo la presenza di alcuni agonisti.

 

 

Tutto quì? No la scelta, più clamorosa era stata fatta però quest'inverno, decidendo di togliere la GF Le Terre di Franciacorta, da tutti i circuiti. Una scelta coraggiosa ma molto rischiosa. Che gli Dei non erano dalla parte del MTB Franciacorta Capriolo lo abbiamo capito questa mattina, semplicemente guardando Giovanni Belloni e Kristian Salvoni. Il primo con un braccio rotto l'altro con la clavicola KO.

 

 

I loro infortuni non hanno niente a che vedere con la corsa però sono emblematici del clima di delusione che si respirava questa mattina, per la scarsa partecipazione ad un'evento preparato fin nei minimi dettagli e con tantissima passione e fatica.

 

E' come quando in un Ristorante dove hanno preparato un menù ricco ed appetitoso per almeno 800 persone, ne arrivano poco più di un quarto. (TDS Live ha classificato 217 tesserati + 7 cicloturisti). C'è amarezza e si pensa alle scelte fatte. Non c'è niente da fare, sono pochissimi se non unici gli eventi che riescono a vivere di vita propria, facendo numeri riuscendo a fare a meno dei circuiti.

 

 

La gara

 

Se i cambiamenti sono stati numerosi, un punto è rimasto fisso, quello della logistica. Partenza alle 9:45, come al solito dalla piazza di fronte alla Chiesa, con voce sempre dello speaker Fabio Balbi. I bikers dopo essersi allineati nelle griglie, hanno gradito la splendida giornata, dopo il tempo incerto dei giorni scorsi.

 

 

Faceva caldo e il cielo era completamente libero da nuvole. Il programma prevedeva "battaglia" sul nuovo percorso lungo 48 km e che presentava 1.450 metri di dislivello. Nelle intenzioni del MTB Franciacorta Capriolo c'era l'idea di proporre una nuova traccia e di renderlo più accessibile rispetto a quello delle passate edizioni. La GF Le Terre di Franciacorta si è diretta subito verso la cava e da lì passando per vigneti si è spostata verso Adro.

 

 

Vittorio Oliva ha fatto capire fin dai primi chilometri che oggi sarebbe stato lui l'uomo da battere. Si è portato con decisione al comando seguito a ruota dai suoi compagni di squadra (Carbonhubo) Bonelli e il giovane ex stradista D'Agostino, ma c'erano anche Bortoli (Lissone Mtb), Linetti (Iseo Mtb), Camozzi (Isolmant), Zaglio (Rosola) e Finazzi (Becycle).

 

 

Tutta la prima parte di gara è stata molto nervosa a causa dei continui sui e giù tra le colline franciacortine ed a metà gara quando la GF Le Terre di Franciacorta è salita verso la Cantina Bellavista si è capito che le prime impressioni erano state quelle giuste.

 

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