Cannondale Scalpel Si: Prime impressioni di guida della nuova "belva" da X..XC
La Cannondale Scalpel Si è stata la mountain bike più chiacchierata al Bike Festival di Riva del Garda (TN) dove era possibile provarla, nonostante fosse stata presentata il giorno prima dell'apertura. Non potevamo farcela scappare e cosi ci siamo accordati con Simone Maltagliati di Cannondale Italia per poterla provare.
L'appuntamento era stato fissato per le 10:00 di domenica primo maggio, noi dopo aver visitato il Bike Festival il sabato mattina, nel pomeriggio abbiamo fatto un lungo giro con la nostra trail bike e la notte abbiamo dormito in un bivacco a quota 1.300 mt. Quando ci siamo svegliati la mattina, siamo stati sorpresi da una nevicata e così dopo aver patito tanto freddo nella discesa verso Riva del Garda, siamo arrivati con un pò di ritardo al grande appuntamento. Non ci eravamo preoccupati della previsioni meteo, scopriremo poi che per domenica era prevista pioggia durante tutto l'arco della giornata sulla zona dell'alto Lago di Garda.
Fortunatamente quando abbiamo raggiunto lo stand Cannondale, all'interno del Bike Festiva, il cielo era coperto e minaccioso ma non pioveva. La tanto attesa Scalpel Si, in taglia M era già pronta ed aveva già montato dei pedali VP VX che sono SPD, quindi compatibili con le nostre scarpe Bontrager Cambion. Vista la fretta abbiamo deciso di usarli, nel frattempo l'indaffaratissimo meccanico Walter, ha provveduto a regolarci sospensioni e sella. Noto subito che finalmente il passaggio dei cavi è interno e nella zona sterzo sono disponibili gommini con numero diverso di passaggi, in base alle necessità.
SCALPEL Si RACE
La Scalpel Si (System Integration) che ci è stata affidata per un paio d'ore, era nella versione Race, ossia nell'allestimento di alta gamma caratterizzato dal montaggio del gruppo Shimano. Un giocattolino da 8.499 euro.
Telaio: Carbonio BallisTec Hi Mod
Forcella: Lefty 2.0 XLRFS Carbon
Ammortizzatore: RockShox Monarch XX
Ruote: Enve M50 Carbon
Copertoni: Schwalbe Racing Ralph EVO Snakeskin, 29x2.25"
Guarnitura: Cannondale Hollowgram Si, 32t
Gruppo: Shimano XTR 1x11
Cassetta: Shimano XT, 11-42, 11-velocità
Freni: Shimano XTR Race 160/160mm
Piega: Cannondale CZero flat, Carbon, 760mm
Attacco manubrio: Cannondale C1, 6061 Alloy, 1.5", 31.8, -5°
Reggisella: Cannondale C2 Carbon, Micro Adjust, 31.6x350mm
Sella: ProLogo Zero II TiRox Rails
Non vi elenchiamo tutte le caratteristiche in quanto sono già state descritte in questo articolo: link.
LA PROVA
Dopo essermi "liberato" dal fotografo per gli scatti di rito, finalmente inizio a salire su percorso misto asfaltato/sterrato scorrevole bloccando gli ammortizzatori apprezzando così il lockout (comando remoto) che troviamo sul lato sinistro del manubrio e che permette di controllare sia la forka Lefty 2.0 Carbon XLR che l'ammortizzatore Monarch XX.
La bici è solida e reattiva. Al minimo accenno di fondo smosso, sblocco le sospensioni per sfruttare al meglio la trazione, set up che terrò per tutta la salita sterrata visto che anche da sbloccata la pedalabilità rimane ottima. La Scalpel Si è scattante e ad ogni pedalata risponde un'accelerazione pronta e decisa. In un breve tratto di salita tecnica e ripida su single track, la Scalpel Si ha dimostrato tutte le sue doti, salendo in agilità e rispondendo in modo esemplare agli impulsi di pedalata e bilanciamento dei pesi: che precisione!
Per la discesa, viste le alte aspettative, abbiamo scelto un sentiero che presenta tratti anche molto tecnici, uniti a tratti più scorrevoli, ma sempre con il fondo tipico dell'Alto Garda, smosso e pietroso. Appena partiti la Lefty 2.0 Carbon XLR conferma la fama di cui gode: rigida, precisa e sensibile a tutti gli urti, dai piccoli avvallamenti ai dislivelli più ampi. Anche le ruote Enve M50 con cerchi in carbonio, montate con gli Schwalbe Racing Ralph EVO da 2.25'' contribuiscono alla precisione di guida: un prodotto di altissima gamma che ben si sposa al telaio della Scalpel, e se ne apprezzano le doti sia nei rilanci che in discesa.
La sospensione posteriore (100mm travel), gestita da un RockShox Monarch XX non entra mai in difficoltà dimostrando una buona progressività: difficile arrivare a fine escursione.
Sui passaggi più tecnici le doti combinate di agilità e stabilità dell'avantreno contribuiscono a superare passaggi di notevole difficoltà, stupendoci a volte pensando che stiamo guidando una purosangue da cross country e non una Trail bike.
Date le sue doti, saremmo curiosi di provarla con un reggisella telescopico (non è una bestemmia, Julien Absalon lo ha usato a Cairns in Coppa del Mondo) per avere un po' di sicurezza in più, ma anche con la sella alta va alla grande e mantiene sicuramente una linea esteticamente più pulita.
Infine la trasmissione Shimano XTR 1x11 e i freni XTR con dischi da 160mm hanno confermato ancora una volta di essere una garanzia di precisione ed affidabilità.
UTILIZZO
La Cannondale Scalpel Si è una mtb xc marathon con cui si può osare: dal puro cross country su percorsi super tecnici e con discese al limite per una bici con forcella dotata di soli 100mm di escursione, a lunghe gare come ad esempio la Cape Epic, dove è già stata testata da Manuel Fumic. Sicuramente in questa ottica, Cannondale ha dotato la bici della possibilità di montare anche un secondo porta borraccia.
Ciò che si apprezza appieno utilizzandola è la completezza dell'insieme, dove ogni componente è bilanciato e ottimizzato per funzionare perfettamente. Un rammarico, non averla potuta pesare!