Serra Biancoforno Mtb Cup: La voce dei protagonisti

La prima edizione della Serra Biancoforno Cup è andata in archivio, ma siamo certi che rimarrà a lungo nella mente di chi l'ha affrontata. Gli atleti partiti lo scorso 27 giugno dal Biancoforno Camp di Fornacette, hanno sperimentato questa nuova sfida assolutamente innovativa nella formula ed altrettanto impegnativa nel percorso che l'ha caratterizzata.

 

Vediamo allora come i protagonisti, coloro che hanno avuto la bravura e la fortuna di "correre" la gara nelle posizioni di testa, hanno vissuto questa prima edizione della Serra Biancoforno Cup  2015 e quali sono state le loro sensazioni durante la corsa.

 

 

Partiamo proprio dalle dichiarazioni del vincitore della manifestazione, Leopoldo Rocchetti della Cingolani Specialized, secondo nella prima tappa ad una manciata di secondi da Francesco Failli e assoluto dominatore della marathon, autore di un'ultima parte di gara da fantascienza: "E' stata una gara davvero impegnativa. Il grande caldo e un percorso davvero insidioso hanno reso la corsa davvero proibitiva. Nella seconda tappa inizialmente sono andato su del mio passo rimanendo sempre a contatto con i primi. Poi ho deciso di provare il tutto per tutto sperando di poter recuperare. Ho aumentato il ritmo della mia pedalata e ho visto che potevo rimontare su Failli. In Verruca mi sono riportato su di lui e poco dopo Francesco si è staccato. Sono rimasto solo e da lì in avanti la strada era tutta in discesa, per cui ho continuato nella mia azione e sono arrivato in solitario al traguardo. Sono felicissimo per questo successo!"

 

Sicuramente un po' meno contento all'arrivo era Francesco Failli della Cicli Taddei, vincitore della prima tappa e sempre in testa fino ad una quindicina di chilometri dal traguardo. Poi la debacle finale e la resa di fronte ad un'incontenibile Rocchetti che lo ha rilegato al secondo posto nella classifica generale: "Il rammarico è forte ma non ho niente da rimproverarmi, ce l'ho messa tutta per vincere questa gara, ci tenevo, ma purtroppo le cose sono andate diversamente. Nella marathon ho sempre fatto una gara di testa. Ho affrontato la prima salita assieme ad Hofer, poi sul secondo strappo ho attaccato e sono riuscito ad andarmene. Ho cercato sempre di mantenere molto alto il ritmo, ma sul finale ho accusato il caldo e la fatica, sono stato ripreso da Rocchetti e non sono riuscito a tenere la sua ruota. Peccato".

 


 

Decisamente soddisfatto della sua duplice terza piazza nelle due tappe della Serra Biancoforno Cup, Lorenzo Pellegrini della Cicli Taddei: "Sono molto contento di quello che ho fatto perché è stata una gara difficilissima. Ad un certo punto per fortuna ho trovato chi mi ha dato un panino perché ero in crisi di fame. Comunque sono sempre stato nelle posizioni di testa, dopo lo scatto di Failli, ho fatto la seconda salita assieme a Hofer, poi lui ha forato, ma da dietro è arrivato Rocchetti che aveva un passo superiore al mio".

 

Molte le forature ed i guasti che hanno condizionato pesantemente la corsa di alcuni atleti. Tra questi l'attesissimo Miguel Martinez, ex campione del Mondo e campione olimpico di specialità, buon quarto nella prima frazione della Serra Biancoforo Cup, ritirato nella marathon della domenica: "E' una gara davvero faticosissima. Il grande caldo ha reso il percorso ancor più difficile di quanto già non lo avessero pensato gli organizzatori. Il tracciato è accidentato, ma molto veloce e molto bello. Sono rimasto stupito dalla perfetta organizzazione della corsa considerato che si tratta della prima edizione. E' una manifestazione che ha grandi potenzialità e che può crescere ancora. Per quanto riguarda la mia prestazione ho scelto di non partire a tutta e di risparmiarmi nella prima parte perché la marathon era davvero lunga e impegnativa. Ero vicino al gruppetto dei primi, ma ho forato e ho perso tantissimo tempo. Dopo ho visto che rientrare sarebbe stato impossibile anche perché i ragazzi che erano in testa andavano molto bene".

 

 

Forature che hanno condizionato anche la Serra Marathon al femminile che ha visto comunque una grandiosa Mara Fumagalli imporsi meritatamente nella seconda frazione della corsa dopo il secondo posto ottenuto nella gara di sabato. L'atleta della KTM Protek era felicissima all'arrivo: "Si può dire senza dubbio che questa è la mia vittoria più importante. Ho avuto anche molta fortuna perché Annabella Stropparo è partita fortissimo fin dai primi chilometri di gara accumulando un bel vantaggio. Ai meno 20 km. all'arrivo Annabella ha forato ed io l'ho raggiunta e superata. Successivamente sono riuscita a mantenere un buon vantaggio e sono arrivata da sola al traguardo. L'ho definita la mia vittoria più importante sia per il calibro delle avversarie che ho affrontato sia perché è stata senza dubbio la gara più dura e più sofferta a cui abbia preso parte. Hanno contribuito sicuramente il gran caldo e un percorso molto lungo ed altrettanto difficile".

 

Campionessa di sfortuna, Annabella Stropparo ha rimediato due forature nella prima tappa ed una nella marathon di domenica, tuttavia è riuscita a piazzarsi terza nella classifica generale assoluta dietro alla bravissima Konvisarova, una furia nelle discese della tappa di sabato e brava a contenere i distacchi nelle proibitive salite della seconda frazione.

 

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