La Divinus Bike Clivus anche quest'anno valeva il prezzo del "biglietto". Voto 10 con lode.

L'eccellenza a cui sono abituati i bikers che gareggiano alla Divinus Bike l'hanno puntualmente ritrovata anche quest'anno lasciando nei ricordi di ciascuno dei partecipanti una sensazione di come la rodata macchina organizzativa riesca a far apparire semplice un evento sportivo di questa caratura e tutto quello che possono voler dire, in termini di impegno, 2.000 ospiti.

 

Domenica 20 maggio a Monteforte d'Alpone (VR) si è corsa la decima edizione della Divinus Bike Clivus che per l'occasione,  e per restare in tema con il devastante terremoto della notte ante gara che ha colpito la provincia di Ferrara, è stata l'epicentro delle ruote grasse di ben quattro circuiti che hanno aderito alla classica veronese di maggio. La Serenissima Coppa Veneto Zerowind, il Trek Zerowind Off Road Challenge, il Lessinia Tour Monte Veronese e il Prestigio


Raggiunte e sorpassate le 2.000 iscrizioni, nel pomeriggio di giovedì 17 maggio, il C.O dell' Hellas Monteforte ha diramato un comunicato in cui si rendeva noto che per garantire lo standard qualitativo d'eccellenza le iscrizioni erano ufficialmente chiuse. Già l'eccellenza a cui sono abituati i bikers che gareggiano alla Divinus Bike che hanno puntualmente ritrovata anche quest'anno lasciando nei ricordi di ciascuno dei partecipanti una sensazione di come la rodata macchina organizzativa riesca a far apparire semplice un evento sportivo di questa caratura e tutto quello che possono voler dire, in termini di impegno, 2.000 ospiti.


Come ricordato anche nel commento della precedente edizione tutto il preparatissimo lo staff di Hellas Monteforte, magistralmente condotto da Andrea Beghini, ha fatto si che per l'ennesima volta la Divinus Bike valesse il prezzo del biglietto, ha fatto si che si ripetesse la grande festa dedicata ad oltre 1.900 bikers amatori riuscendo a donare l'incredibile scatola gara contenente : 2 bottiglie di Soave classico Clivus, 1 calice griffato DivinusBike Clivus, 1 scalda collo offerto dalla ditta Canada Clothing, 1 zaino offerto dalla ditta Ferroli, 1 Tris di succhi di frutta, 3 Pacchi di pasta da 500 g, 1 confezione di Savoiardi, 1 Confezione di Amarettii, 1 Busta di aminoacidi Fast & Up, 1 Barretta Hero, 1 Bottiglia di Gatorade, 2 buoni pasta + macedonia party.



Consapevolezza delle proprie capacità, valorizzazione del magnifico territorio veronese stretto tra la val d'Illasi, la val d'Alpone e l'alta Lessinia, sinergia tra sport e aziende presenti nel territorio che anche in un momento di forte contrazione economica come quello che stiamo vivendo si sacrificano per permettere un grande evento ciclistico, per proporre un'immagine diversa, e per ribadire l'importanza dei propri marchi industriali...ecco questi particolari aspetti uniti alla voglia di coccolare gli amatori così come i professionisti è la chiave del successo che l'Hellas Monteforte e la Divinus Bike stanno cavalcando da ben due lustri.



Ricordiamo che per permettere la festa si sono mobilitati oltre 500 volontari tra Alpini di Monteforte, Protezioni Civile, personale medico e paramedico con 6 ambulanze a disposizione e tutti I soci del G.S Hellas Monteforte suddivisi tra i tre percorsi e l'area logistica. Logistica che quest'anno ha visto lo spostamento dal palasport al PalaClivus situato nel parco cittadino e gremito oltre misura anche a causa della pioggia che, come le previsioni promettevano, è iniziata a scendere copiosa dalle 14:00 circa.



Ricordiamo inoltre che oltre all'apprezzato pasta-pollo party anche quest'anno sono stati preparati ben 9 quintali di macedonia, annaffiati da fiumi di vino Soave Clivus, che hanno deliziato il palato di tutti i presenti regalando il bis a chi lo richiedeva. Un ringraziamento particolare va allo sponsor cantina Clivus di Monteforte che da 10 anni supporta questo evento credendoci ed impegnandosi profondamente sia per il sostegno morale che per l'aiuto economico oltre che per il fiume di pregiato vino Soave.



Per quanto riguarda la logistica in gara molti organizzatori di altre blasonate gran fondo dovrebbero prendere spunto, lode ai fornitissimi ristori con almeno 10-15 volontari presenti e veloci nel passare al volo oltre 10.000 bottigliette d'acqua ma anche sali, banane, frutta e dolci. 90 le postazioni di controllo lungo i tre percorsi coperte da 180 volontari ma anche dalla polizia municipale e carabinieri negli attraversamenti delle strade principali. 67 I cartelli che segnalavano i km percorsi, in pratica uno ogni km, un contakm che ci ha seguito per tutti gli istanti della corsa.



Incredibili i cartelli segnalanti la SALITA PERICOLOSA ai piedi delle principali erte...qualche biker ha pensato che iniziasse la discesa invece una volta superati la traccia si impennava inesorabilmente.
Al 24° km eccezionale l'accoglienza allo scollinamento del "vulcanico" gpm di Monte Belloca che avveniva attraversando un portale tra nubi di fumo artificiale e musica inquietante sparata a 1000.



Percorso di gara praticamente perfetto in cui ai primi 30 km in costante ascesa ma piuttosto filanti ha fatto da contraltare una seconda metà di gara nervosa e massacrante, in particolare terribili le ultime quattro salite al 35° km verso Campiano, al 45° verso il Castello d'Illasi, al 52° verso Castelcerino e al 62° nel ritorno al malefico quadrivio del Pigno con un fondo duro e spacca schiena variabile dal pietroso al cementato.



Nulla è stato lasciato al caso : non il TIR con 26 bancali di gadget, non la giornalista-speaker Fabia Sartori in apprezzata versione sexy che come consuetudine stuzzicava i bikers con le interviste, non il meteo con la pioggia che dalle parti delle tre Punte di Prealta aveva dato un assaggio di come la gara potesse trasformarsi in un calvario e che poi ha lasciato spazio al sole, non le docce, calde ed accoglienti sia al campo sportive che al palazzetto di Via Consolini che hanno permesso di togliersi uno spesso strato di polvere, nemmeno l'elegante colazione pregara disponibile dalle 07:30 del mattino fino al fornitissimo rinfresco finale preso d'assalto dai bikers ma anche dai famigliari al seguito creando la giusta sintonia con la festa esplosa ai piedi del monumentale pronao della chiesa di S.Maria Maggiore.



Non per rubare parole dette da molti ma noi di Pianetamountainbike abbiamo sentito dire all'unanimità : questa della Divinus Bike è organizzazione da 10 e lode, curata nei minimi dettagli ha valso la pena pagare per esserci.

Ecco queste parole ripagheranno sicuramente Andrea Beghini e i suoi fedeli collaboratori dalla fatica profusa nei mesi precedenti la gara. Quanto al poi anche se come ci ha confidato Andrea Beghini il suo cardiologo non sarà molto contento dello stress alle coronarie di questo infaticabile organizzatore, non basterà un semplice grazie ma tutti vorranno da parte sua l'impegno di rinnovare l'XI festa a Monteforte d'Alpone a maggio 2013.

 

 

 

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