Dall'inferno delle Langkawi, spunta una leonessa. E' Eva Lechner!

Condizioni estreme, fango, percorsi super tecnici nella foresta, pioggia. Risultato corridori stanchissimi e grossi problemi con i freni, chi non si è portato i ricambi è in difficoltà. Da leggere le dichiarazioni dei corridori.

Kuah Town (Isola di Pulau Langkawi): Quest'anno ai bikers di livello internazionale era arrivata la voce che al Langkawi Mountain Bike International Challenge, la gara di sei giorni che si sta svolgendo sull'isola di Pulau Langkawi, nel nord ovest della Malesia, avrebbero trovato il tesoro. Si perchè c'è un montepremi da favola e al termini di ogni tappa i corridori vengono pagati cash in dollari.

 

Tutto facile allora? Per niente, rispetto all'anno scorso, quest'anno gli organizzatori malesi, hanno reso la gara molto più impegnativa, poi c'è il fattore climatico che aumenta le difficoltà. C'è un tasso di umidità elevatissimo, non per niente la gara si svolge sopra l'equatore, ai confini con la Tailandia. Le piogge sono frequenti e quindi quando si corre nella giungla è normale trovare il fango. Inoltre a quanto pare sono frequenti i tratti da fare a piedi. 

 

 

Ieri era stata una giornata decisamente negativa per i corridori italiani, oggi invece, il quarto giorno ci ha portato una bella notizia, la vittoria di Eva Lechner, nella Langkawi Marathon, corsa su di un tracciato lungo 21,3 km, ripetuto due volte dalle donne e Master e tre dalla Open maschile. Inizialmente il programma prevedeva tre giri da 30 km, ma poi l'UCI, valutate le condizioni ha deciso di ridurre la distanza ed ha fatto bene, lo capirete dopo aver letto le dichiarazioni dei corridori.

 

 

Se ieri, Eva Lechner era arrivata al traguardo distrutta, esclamando ...almeno sono ancora viva, oggi con una zampata, la leonessa di Appiano ha assestato un bel colpo, tagliando per prima il traguardo all'Oriental Village, dopo aver pedalato per 3 ore 6' 52''. In fuga con la compagna di squadra Schneitter, la statunitense Davidson e altre 3 ragazze, Klemencic, Stevkova e  la Sveum, Eva ha fatto la differenza all'inizio del secondo giro, staccando le avversarie in salita. Alla fine è arrivata con  2' 33'' di vantaggo su Lea Davison, l'americana della Specialized che indossa la maglia rosa di leader della gara. A ruota dell'atleta che arriva da Jerico nel Vermont,  si è piazzata la norvegese Elisabeth Sveum. Dopo un minuto è arrivata la seconda atleta del team Colnago Südtirol, Nathalie Schneitter mentre la terza e più giovane delle tre ragazze dirette da Edmund Telser è arrivata sesta. Ci riferiamo a Julia Innerhofer.

 

 

Eva a fine gara: "E' stata durissima anche oggi, ancora con tratti da fare a piedi, ma sono felicissima dopo la pessima giornata di ieri". L'altoatesina si trova in quinta posizione nella generale, con un distacco di 33' 53'', davanti a lei c'è la Schneitter (a -20' 22'') mentre la Innerhofer è settima.

 

 

Tra i Master sembra segnato il destino di questa edizione del Langkawi International Challenge, dopo essere stato al comando nelle prime due tappe, sia ieri che oggi Marzio Deho ha dovuto cedere il passo allo scozzese Nicholas Craig, che ha incrementato il suo vantaggio (9' 24'') sul bergamasco. Il corridore della Scott UK ha chiuso in 2:53:38 staccando di 7'03'' il corridore della Olympia che ci ha spiegato cosa sta succedendo: "Due giorni con le pastiglie dei freni finite ma anche il ferro delle pastiglie e i dischi... Condizioni estreme con tanto a piedi e fango, oltre a percorsi nella foresta super tecnici." 

 

 

Segnaliamo il settimo posto dell'emiliano Vanni Balboni.

 

 

Ordine d'arrivo femminile

1. Eva Lechner (ITA - Colnago Sudtirol) 3:06:52

2. Lea Davidson (USA - Team Specialized) a 2' 33''

3. Elisabeth Sveum (Norway) a 2' 37''

4. Nathalie Schneitter (ITA - Colnago Sudtirol) a 3' 27''

5. Janka Stevkova (Slovakia) a 4' 59''

6. Julia Innerhofer (ITA - Colnago Sudtirol) a 20' 37''

7. Blaza Klemencic (SLO - Felt Otztal X-Bionic) a 21' 12''

8. Jenni King (AUS -Anytime Fitness/Trek) a 26' 12''

9. Masziyaton Binti Mohd Radzi (MALAY -Kedah Sbs Giant) a 44' 14''

10.Junaidah Juss (AUS - Arus) a 59' 03''

 

Ordine d'arrivo Master

1. Nicholas Craig (GBR - Scott UK) 2:53:38

2. Marzio Deho (ITA - Cicli Olympia) a 7' 03''

3. Anthony White (GBR - Cannondale MT) a 28' 21''

4. Prasert Chitmart (THAI Endurace Phuket Beach Boy) a 40' 19''

5. Gregory John Dick (NZL - Marlborough Mtb Club) a 47'43''

6. Takama Dan (JPN) a 55'47''

7. Vanni Balboni (ITA Green Devil)  a 58' 04''

 

Mentre donne, Master e Senior Master concludevano la loro gara, gli atleti della Open maschile hanno proseguito dal momento che dovevano completare tre giri. Dopo che era stata la bandiera della Svizzera a sventolare nelle prime tre tappe, oggi è stato il giorno della Repubblica Ceca, che ha vinto questa Marathon con il campione d'Europa Kristian Hynek. Alle suo spalle è arrivato il rossocrociato Fabian Giger, il corridore del team Giant Rabobank, mantiene la maglia gialla di leader. Terzo e quarto posto conquistato dalla Specialized con l'americano Todd Wells e con il sudafricano Max Knox.

 

 

Anche oggi è stata dura, basta leggere le dichiarazioni dei corridori. Karl Platt che aveva vinto l'edizione 2011 (molto più facile rispetto a quella di quest'anno) a fine gara ha detto: "Se pensate di sapere cosa vuol dire la sofferenza, venite quì e cambierete idea. Questa è una delle 5 gare più dure della mia carriera".

 

Invece sentite lo svizzero della Scott Florian Vogel, vincitore del prologo: "La prossima volta mi porto la bici da ciclocross, scarpe da trekking e pedali senza sganci". Ha poi proseguito: "Considerando le condizioni della corsa e il fatto che io sono un professionista, posso dire che ho il massimo rispetto per gli amatori che stoicamente stanno correndo. Loro non hanno l'assistenza che abbiamo noi."

 

 

Lo svedese della Giant Rabobank Emil Lindgren ha invece affermato: "Ragazzi, anche la tappa di oggi è stata un inferno, tutti quelli che l'hanno finita sono degli eroi, in particolare gli amatori". Concludiamo con un'altro svizzero, il leader Fabian Giger che dal suo alloggio ha detto: "Qui a Langkawi ci sono 35° e la spiaggia è dietro la porta, ma sono troppo stanco per aprire la porta".

 

E per finire con corridore con grandissima esperienza come l'americano del Colorado Todd Wells, che l'anno scorso in Costa Rica aveva vinto "La Ruta de los conquistadores": "Dopo 4 giorni di fango, vi prego...basta fango. Nella mia vita non ho mai cambiato cosi tante pastiglie dei freni e catene come quì in Malesia".

 

 

Ordine d'arrivo Open maschile

1. Kristian Hynek (CZE - Ceska Sporitelna Specialized) a 3 ore 53' 35''

2. Fabian Giger (SVI - Rabobank-Giant Offroad Team) a 1' 53''

3. Todd Wells (USA - Team Specialized) a 6' 17''

4. Max Knox (RSA - Team Specialized) a 7' 01''

5. Emil Lindgren (SWE - Rabobank-Giant Offroad Team) a 9' 39''

6. Karl Platt (GER -Team Bulls) a 9' 39''

7. Leisling Matthias (GER - Black Tusk Racing By Tomotion) a 11' 32''

8. Marx Torsten (GER - Black Tusk Racing By Tomotion) a 12' 05''

9. Karl Markt (AUT - Feltz-O-Bionic) a 19' 34''

10. Burry Stander (RSA - Team Specialized) a 21' 56''

 

28 Riccardo Ridolfi (ITA Scott Rc New Limits) a 1:35:21

 

Domani ultimi impegno serio con il cross country, presso il Langkawii Geopark, poi sabato i corridori si "divertiranno" sulla spiaggia.

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