L'Oro di Periklis Elias è un oro che vale doppio o forse triplo
Il racconto di Andrea Marconi che oltre ad essere il team manager del team Protek è anche il CT della nazionale della Grecia.
Terminato da poco il campionato del mondo marathon di mountain bike, corso sotto la pioggia e nel fango a Ornans in Francia, abbiamo sentito Andrea Marconi, il team manager del team Protek, che ha festeggiato la conquista della medaglia d'oro, con il suo atleta di punta il greco Periklis Ilias. Ma Marconi non è solo questo, è anche il C.T. della nazionale della Grecia, un jolly tutto fare, sa infatti sistemare le bici come un vero meccanico, sa tantissime lingue compreso il russo e si definisce anche un pò psicologo. E' un guascone che arriva da San Severino Marche e la notizia del passaggio di Ilias alla Full Dynamix non l'ha certo sorpreso..ne sapremo di più nelle prossime settimane.
Ecco il suo racconto: "Una gara che se pur iniziata con la sfortunata per le 2 forature, ci ha permesso grazie anche al fatto di essere accadute non molto lontano dalle feed/tech zone, di rimanere in gara e di non perderne mai il controllo. Una gara che per alcuni punti di vista forse ha sfiorato la perfezione, sia nella decisione delle coperture scelte, sia dal fatto di decidere di affrontarla sin da subito in testa per evitare ingorghi nel single track e per non farsi coinvolgere in cadute iniziali.
Giocare d'attacco e tentare di far saltare il banco ha pagato!
Solo in pochi si aspettavano un Periklis come era gia' si era fatto notare in occasione alla Roc Laissac, Alpentour o come all'Europeo Marathon. In molti, io stesso, credevano che gli specialisiti del XC avrebbero dato alla gara una lettura diversa, invece sono stati i primi a pagare il ritmo dell'evento Marathon. Per noi della nazionale greca l'uomo da temere era Susi (Sauser), che riesce sempre a fare grandi rimonte. Infatti il quarto posto, dal passaggio in ventesima posizione alla quinta feed/tech zone, ha dimostrato che e' sempre un grande avvversario e che nn va mai sottovalutato neppure quando sembra fuori gioco.
Io non ho voluto credere che Periklis riuscisse a vincere, sino a quando l'ho visto sbucare dall'ultimo tratto di single track che portava al viale d'arrivo. Poi da li ho capito che ormai era fatta, che il sogno diventava realta'! Che il mondiale Marathon 2012 era suo!
Una vittoria che ripaga entrambe di 5 lunghi anni di sacrifici, rinunce economiche, viaggi in tutto il mondo per qualche punto UCI in piu', errori miei personali pagati anche a caro prezzo e con gli interessi, ma che alla fine, alla consegna di una semplice maglia, fa sembrare tutto molto lontano e quasi solo un brutto sogno.
Se poi vedo la situazione da italiano nazionalista quale sono e in qualita' di C.T. della Nazionale Ellenica, pensando solo a come siamo partiri per andare in Francia, con quale budget e con quale staff al seguito, confrontandolo poi con la Nazionale Italiana, questa vittoria vale doppio o forse triplo!"
Foto: Armin M. Küstenbrück /EGO-Promotion