LONGO-KERSCHBAUMER, DOPPIETTA BIANCHI ALLA COLLOMBARDO SUPERBIKE.
Il trentino della Tx Active Bianchi vince la dura granfondo di Condove davanti al compagno Kerschbaumer e a Samuele Porro. Roberta Gasparini miglior donna.
Condove (TO): Molto dura, ma molto bella! E' il commento unanime dei bikers nel dopogara della Collombardo Superbike, granfondo valsusina mostratasi finalmente in tutto il suo splendore tecnico e paesaggistico, dopo la pioggia dell'anno scorso che non aveva permesso di percorrere l'intero tracciato.
Una granfondo tosta, con tanta salita e con tantissima discesa tecnica, un invito a nozze per il trentino Tony Longo, particolarmente a suo agio sulle ripide rampe della lunga salita della Collombardo, dove è fuggito a tutti con la sua leggerezza e potenza, accumulando un vantaggio che gli ha permesso di condurre una discesa senza prendere troppi rischi, cosa molto importante visto che di insidie nei single track di Condove ce n'erano parecchi. Ha condotto comunque un ottima discesa Longo, perdendo pochissimo da quel funambolo di Gerhard Kerschbaumer, e alla fine i distacchi alle loro spalle sono risultati pesanti.
Penultimo atto della Coppa Piemonte 2012, che chiude l'estate, la stagione delle grandi salite, con l'ultima prova con passaggi in quota, la 4° edizione della Collombardo Superbike. Rimane infatti solo più da disputare la Prevostura il 7 ottobre, su percorso prettamente collinare.
Lo slogan che da sempre accompagna la prova di Condove la dice lunga su ciò che aspetta i bikers: "...perché la terra non è piatta". Lo sappiamo da secoli, ce lo insegnano sin dalle elementari, la terra è tonda... ma c'è ben poco di tondo sui sentieri del Collombardo, a parte le ruote dei bikers e alcuni sassi dei tecnici single track. Assomiglia di più ad un aguzzo triangolo l'altimetria della Collombardo Superbike, caratterizzato da una lunga salita e da una lunga discesa. Un percorso che prima sfianca polmoni e muscoli delle gambe in salita, e che poi mette alla prova braccia, tecnica e lucidità in discesa.
Una salita rispetto agli anni scorsi meno regolare, con diversi tratti pianeggiante e qualche discesina per permettere a tutti di rifiatare un pochettino. Scelta decisamente apprezzata da tutti i partecipanti, che ha reso più divertente e interessante la salita che gli anni scorsi risultava un po' monotona. Lo scollinamento è ai 1.550 mt poco dopo Pilone Belvardo, in un vallone selvaggio e panoramico: sembra di essere fuori dalla civiltà e lascia in bocca il sapore dell'avventura. Al contrario la discesa è più continua rispetto alle edizioni passate, con brevi rilanci: spazio quindi ai discesisti e a chi ama mollare i freni.
Un ottimo lavoro quello svolto dal Giai Team in collaborazione con il comitato Collombardo Mtb, che anno dopo anno sta apportando dei ritocchi al percorso per eliminare asfalto a favore di tratti più o meno tecnici di sterrato e single track, proponendo una prova assolutamente impegnativa, sia dal lato fisico che per il tasso tecnico: difficile trovare in tutto il nord Italia un'altra Granfondo con così tanti chilometri di single track e di questa difficoltà tecnica. Si è sempre al limite, l'adrenalina e la concentrazione sono sempre al massimo, ma ci si diverte tantissimo. L'apprezzamento dei bikers, anche di livello, dimostra che può valere la pena sacrificare grandi numeri di iscritti per mantenere un vero e duro percorso di mountain bike.
E' proseguito il gemellaggio con l'Associazioni Ingegneri di Torino, che ha dato vita al 2° Trofeo Regionale MTB degli ordini degli ingegneri, riservato agli iscritti all'ordine che hanno partecipato alla Granfondo.
Uno spesso strato di nubi ha nascosto il sole per tutta la giornata, ma non ha nemneno scaricato pioggia: il fondo si presentava molto asciutto e a tratti polveroso, e in molte curve il grip era ridotto al minimo. Circa 660 sono stati gli iscritti, dei quali però poco più di 500 sono partiti: sono mancati alcuni iscritti cumulativi alla Coppa Piemonte.
La Gara: Partenza puntuale alle 10 da Piazza Martiri della Libertà con un giro di lancio lungo le vie di Condove, prima di imboccare la lunga salita verso il GPM. La lunghezza e la durezza della salita producono l'effetto che ognuno decide di salire del proprio passo, senza rispondere a scatti degli avversari. Il primo a tentare l'allungo è Kerschbaumer, eccezionalmente al via di una granfondo dopo molte soddisfazioni a livello mondiale e olimpico nel cross-country. Ma il suo tentativo di fuga dura poco, e viene subito ripreso e staccato dai compagni di squadra nella TX Active Bianchi Longo e Paez, che procedono appaiati per un tratto di salita.
Su Kerschbaumer tenta di rinvenire Samuele Porro che sale in compagnia del fortissimo M3 Marco Zappa. Ma dopo il tratto da fare a piedi a borgata Reno, la situazione in testa cambia: Tony Longo, sempre a suo agio su questo tipo di salite, si è sbarazzato della compagnia di Leo Paez e transita tutto solo con un vantaggio che si aggira già sul minuto. Nel frattempo Paez è stato raggiunto da Kerschbaumer che ha trovato un buon ritmo. Alle loro spalle c'è un altro buco di un minuto, poi transitano Porro e Zappa a 2', Sarai a 2'45", Pallhuber a 3', e quindi un gruppetto con Maiello, Figini e Pesse.
Al Gpm la situazione cambia poco: Longo è sempre solo, ma il suo vantaggio ora è di oltre 2 minuti su Paez e Kerschbaumer, seguiti da Porro in solitaria ma tallonato a breve distanza da Zappa, Sarai e Pallhber. Il vantaggio per Longo è rassicurante e gli consente di non prendere troppi rischi, anche se con uno come Kerschbaumer alle spalle in discesa non si può mai essere tranquilli. In effetti l'olimpionico qualcosa riesce a guadagnare, ma non abbastanza: sul traguardo di Condove l'applauso è tutto per Tony Longo, vincitore a braccia alzate con il tempo di 1h56'24".
Alla fine il ritardo di Kerschbaumer è di 1'36" con doppietta in casa Bianchi. Ha impressionato l'under23 azzurro per la capacità di reggere a grandi ritmi su una salita così lunga come quella del Collombardo di oltre un'ora, lui che è abituato alle brevissime salitelle dei cross-country. La festa del team viene parzialmente rovinata da Samuele Porro, che con una grande discesa supera Paez e va ad agguantare un bellissimo podio.
Per il 5° posto è volata tra Pallhuber e Sarai: la spunta Pallhuber ma con un distacco dal vincitore già importante di 8'12". Esce dai primi 10 invece Zappa, un po' in difficoltà in discesa. Ne approfittano l'ex stradista Figini, 7° a 11'26", seguito da Pesse, Dorhmann e Gambino.
Da segnalare la presenza fuori gara di Diego Rosa, quest'anno dilettante alla Palazzago ma fresco di firma con la Androni Giocattoli di Gianni Savio per un 2013 tra i pro. Oggi avrebbe chiuso 5°: grande gamba in salita ma in discesa gli è mancato l'occhio dopo un anno di strada. A Diego va l'augurio di tutti i biker per il grande salto, con la speranza che possa seguire le orme di chi come lui ha iniziato con la mtb e poi è riuscito ad indossare maglie di colori importanti come il giallo e... il Rosa.
Tra le donne si conferma anche quest'anno Roberta Gasparini (Team Performance Pedali di Marca), subito in testa sin dalle prime rampe, tallonata inizialmente da Sandra Klomp ma poi solitaria sino al traguardo, tagliato in 2h31'15", tempo che gli è valso anche un ottima 70° posizione assoluta. Il secondo posto è di Sandra Klomp, un po' affaticata dalla lunga stagione di gare e soprattutto di trasferte: il suo ritardo è di 6'55". La lotta per il gradino più basso del podio si decide in discesa: dopo aver scollinato a pochi secondi di distanza, sui tecnici single track Marta Pastore (Canossa Merida) ha la meglio su Barbara Piralla (Ktm Racing Team). Quinta è Nicoletta Meli.
Gradito il pacco gara, composto da borraccia e leva gomme Tacx e da numerosi prodotti alimentari. Buono anche il pasta party, che ha offerto affettati, pasta al pomodoro, formaggio, frutta, dolce e vino
Ad una prova dal termine della Coppa Piemonte, la lotta per la vittoria finale sembra un affare in casa KTM Racing Team, con l'argentino Dorhmann in testa che deve guardarsi però le spalle dal compagno Giuseppe Preden. Tra le donne è già praticamente sicura la riconferma di Barbara Piralla, anch'essa del KTM Racing Team. Nella classifica a squadre il Team Drigani mantiene la testa e sembra essere in grado di fermare l'egemonia durata molti anni del Giai Team, relegato al 2° posto.
Il 7 ottobre ultimo atto della Coppa a Lessona, va in scena la Prevostura.
Granfondo Maschile (42 km)
1° Longo Tony TX Active Bianchi 1h56'24"
2° Kerschbaumer Gerhard TX Active Bianchi 1h58'01"
3° Porro Samuele Silmax Cannondale 2h00'38"
4° Paez Leonardo TX Active Bianchi 2h00'48"
5° Pallhuber Johann Silmax Cannondale 2h04'37"
6° Sarai Pietro Giant Italia Team 2h04'42"
7° Figini Francesco Titici LGL Pro Team 2h07'51"
8° Pesse Michael Cbe Merida 2h08'10"
9° Dorhmann German Ktm Racing Team 2h09'19"
10° Gambino Alessandro X-Team Kyklos Frm 2h09'33"
11° Ciocca Davide Giai Team 2h10'09"
12° Reinaudo Renato Silmax Cannondale 2h10'10"
13° Zappa Marco WR Compositi 2h10'26"
14° Riva Alberto Brooks Kona Nissan 2h10'57"
15° Rostagno Luca Proline Stacplastic Brondello 2h11'57"
Granfondo Femminile (42 km)
1° Gasparini Roberta Pedali di marca 2h31'15"
2° Klomp Sandra Ktm Stihl Torrevilla Mtb Asd 2h38'10"
3° Marta Pastore Canossa Merida 2h53'52"
4° Piralla Barbara Ktm Racing Team 2h55'19"
5° Meli Nicoletta Billy Team 3'02'32"
Classifica completa: LINK