REPORTAGE DALLA TRANSMAURIENNE 2012, STORICA CORSA A TAPPE FRANCESE
Si è corso da mercoledì 1 agosto a domenica 5. Vittoria del belga Frans Claes e della francese Fanny Bourdon, bene i nostri fratelli Rostagno del Proline Stacplastic Brondello con Luca 10° e Alessandro 12° che riesce a portare a casa la maglia dei leader Master 30.
La veterana delle corse a tappe francesi, e probabilmente anche a livello mondiale essendosi corsa quest'anno la XXIV° edizione, si corre ogni anno ad inizio agosto nella valle delle Maurienne, Savoia francese, e si chiama appunto Transmaurienne-Sybelles. Les Sybelles è un massiccio montuoso di interesse turistico, naturalistico e sportivo di grande spessore, disseminato in inverno di chilometri e chilometri di piste da sci in località famose come La Toussouire, Le Corbier, Albiez.
Le stesse montagne in estate sono prese d'assalto da migliaia di escursionisti ma soprattutto da migliaia di ciclisti, perché qui i colli hanno nomi che ricordano grandi battaglie al Tour de France: Col de la Croix de Fer, Col du Glandon, Col du Galibier, Col de l'Iseran. Il tutto all'ombra delle tre splendide Aiguilles d'Arves, simbolo del massiccio.
Parlando dalla gara, ad un primo sguardo le tappe possono trarre molto in inganno: 30, 36, 67, e 26 i chilometri da percorrere dal giovedì alla domenica, più il breve prologo del mercoledì sera. Se però si guarda con attenzione alle altimetrie, si può intuire cosa attende i partecipanti alla Transmaurienne, ma fino a quando non si pedala sui sentieri delle Sybelles non si capisce fino in fondo come tappe da 30 e 36 chilometri possano avere 2000 mt di dislivello, e come la tappa marathon da 67 km alla fine faccia segnare 3600 mt di salita!
Si parte dallo spettacolare prologo del mercoledì sera nel cuore di Saint Jean de Maurienne, disegnato con suggestivi passaggi nel parco cittadino e sulle scalinate della piazza principale, con musica e tanto pubblico ad applaudire i bikers che in poco meno di 5 minuti rompono il ghiaccio con la competizione. La classifica vede subito al comando il belga Frans Claes, specialista di livello internazionale delle marathon ma a suo agio anche sul breve, mentre i fratelli Rostagno del Team Proline Stacplastic Brondello (formazione piemontese) occupano con Luca la 10° e con Alessandro la 28° posizione assoluta.
La Transmau, come viene chiamata da tutti in Francia, entra nel vivo il giorno successivo con la prima vera tappa, che partendo da Jaussier porta i bikers a scontrarsi con le pendenze da brivido della corsa: dopo un primo tratto interlocutorio, il passaggio a La Toussouire (arrivo di tappa in salita dell'ultimo Tour de France) porta i bikers sulle strade dove in inverno sorgono le piste da sci, con pendenze spesso ben oltre il 20-25 %. Non mancano neanche i tratti di portage: la bici bisogna portarla in spalle almeno 15 minuti per raggiungere la Tete de Bellard, ma il paesaggio all'arrivo sulla cima è ripagato da un panorama stupendo. Dopo la cresta che porta alla cima dell'Ouillon, la discesa che conduce all'arrivo di Le Corbier ricalca in pieno lo stile francese, con tracciature al limite della ciclabilità caratterizzate da numerosi tornanti strettissimi.
La classifica conferma ciò che si era intuito già dal prologo, con il belga Frans Claes dell'Eco Mountainbike Team imprendibile che vince in 2h11' rifilando oltre 5 minuti al secondo classificato Bassons Christophe, mentre Fanny Bourdon del GT Skoda Chamonix prende la testa delle donne. Luca Rostagno è 14° e riesce a contenere bene il distacco dai primi 10, mentre il fratello Alessandro non è affatto soddisfatto del suo 31° posto.
Con la seconda tappa di St. Colomban de Villard la musica non sembra cambiare: basta dire che la prima salita porta in meno di 3 km in cima alle piste da sci superando un dislivello di circa 500 mt, e la salita principale alla cima Grand Truc a quota 2.200 mt è condita da un portage di un buon quarto d'ora. Anche qui però l'arrivo in vetta vale il prezzo della fatica fatta, con vista che spazia dal Bianco al ghiacciaio des Etendards, ma attenzione a non distrarsi troppo perché la cresta successiva è affilatissima, tutta ciclabile ma larga appena una quarantina di centimetri e con strapiombi da brivido sia a destra che a sinistra. Il single track che riporta a valle è da urlo, tutto da guidare e farcito dei soliti tornanti al limite.
La classifica conferma lo strapotere di Frans Claes, ancora primo in 3 ore nette, con quasi 8' di vantaggio sul francese Pellizzari. In rimonta i nostri portacolori, con Luca Rostagno 12° assoluto e di tappa, mentre il fratello Alessandro chiude 18° di tappa e rimonta fino alla 20° posizione assoluta.
La terza tappa è quella marathon, la più temuta e quella che può stravolgere la classifica con i suoi 67 km per 3.600 mt di dislivello. Si parte da Saint Jean d'Arves e bisogna gestire le forze rimaste, perché le salite non perdonano, anche se qualche tratto breve di asfalto un po' più pedalabile lo si incontra. Le prime due salite al Col d'Arves e ad Albiez Montrond non sono che l'antipasto dell'interminabile salita che da Saint Jean quota 700 mt porta i bikers sulla cima dell'Ouillon a 2.300, tutta pedalabile ma con diversi tratti al 30% di pendenza. La successiva discesa è molto tecnica e porta al suggestivo passaggio sul Col de la Croix de Fer, prima di inerpicarsi ancora verso lo scollinamento più bello dell'intero raid al rifugio Etendard e ai laghi Bramant, prima del passaggio al colle nord dei laghi e della discesa a capofitto verso l'arrivo di Saint Sorlin d'Arves.
Manco a dirlo, la classifica vede dominare Frans Claes, sempre più leader incontrastato di questa Transmaurienne. La sua fatica dura 4h27', quasi 14' in meno del secondo classificato Paris Alexi, che con questa prestazione super rimonta fino alla terza posizione assoluta dietro al primo Espoir Laffont Remi. La tappa durissima provoca altri scossoni alla classifica: al secondo ristoro si ritira il leader dei Master 30 Bessons Christophe, stessa sorte più avanti tocca al leader dei Master 40 Frederic Bonhomme. Alessandro Rostagno, abituato a corse a tappe estreme con l'Ironbike, pare a suo agio in questa tappa concludendo 10° assoluto e cogliendo la vittoria di tappa nei Master 30, categoria dove ora occupa il terzo posto a 5' dal nuovo leader Nadal. Luca Rostagno, forse vittima di qualche problema allo stomaco, si difende con grinta e finisce 19°, andando a occupare nell'assoluta la 13° posizione appena davanti al fratello.
Il percorso rispetto alle tre tappe precedenti è sorprendentemente veloce, un vero e proprio cross country. Peccato che dopo tre giorni da brivido, pochi abbiano ancora forza esplosiva nelle gambe. Per la prima volta la vittoria di tappa non va al belga Cleas ma al francese Arnaud Hacquard in appena 1h03', ritiratosi il giorno precedente e quindi più fresco degli avversari nell'ultima tappa.
I fratelli Rostagno chiudono nettamente in crescendo, confermando di essere uomini da corse a
Il tutto grazie all'8° posto di tappa e al 12° assoluto finale. Nelle donne si conferma dominatrice indiscussa della Transmaurienne Fanny Bourdon del GT Skoda Chamonix, al sua terza affermazione.
Pressochè impeccabile l'organizzazione della manifestazione curata da LVO di Ludovic Valentin, con animazione e musica prima, durante e dopo le gare, premiazioni di tappa e finale in grande stile, speakers preparatissimi e coinvolgenti, personale gentilissimo e disponile, segnalazione del percorso ottima, cronometraggio con risultati in tempo reale.
Il 2013 sarà l'anno dell'edizione numero XXV, e Ludovic Valentin ha già annunciato sorprese per festeggiare il grande traguardo.
Classifica Finale:
1. Claes Frans 10h46'59"
2. Laffont Remi 11h24'58"
3. Paris Alexi 11h38'38"
4. Fernandez Guillaume 11h43'12"
5. Gombert Frederic 11h47'48"
6. Lagier Dorian 11h48'37"
7. Turcat Emeric 11h51'11"
8. Julier Markus 12h01'13"
9. Favario Boris 12h10'06"
10. Rostagno Luca 12h14'45"
11. Val Aelbroeck Michiel 12h16'12"
12. Rostagno Alessandro 12h19'09"