E' di Tony Longo la firma sulla Vecia Ferovia dela Val de Fiemme 2012
Longo scappa a metà gara e non lo prende più nessuno. Casagrande è 2°. Tra le donne Menapace mette tutte d’accordo, anche Serena Calvetti.
La Vecia Ferovia, come sempre, è stata una vera festa dei bikers ed in 1500 hanno preso posto stamattina nelle griglie ad Ora (BZ) per affrontare prima lo sterrato lungo l'argine dell'Adige e poi da Egna una lunga salita, senza mai smettere fino a San Lugano. Prima di salutare il traguardo hanno percorso altre due ascese, la prima decisamente dura, il "Muro della Pala", poi gli ultimi 300 metri nel sottobosco poco prima del finish. 39 chilometri comunque piacevoli da pedalare, temperatura ottima dopo la pioggia della notte, che ha così calmato anche la polvere.
Il via è stato dato, come tradizione, dall'ultimo capotreno del vecchio trenino, uno scatto velocissimo con Longo pronto a fare da locomotiva, quasi a dare un segnale forte del suo stato di forma. Nei primi metri gli si sono accodati Arias Cuervo, Medvedev e Schweiggl. Al primo giro di boa sul ponte dell'Adige a fendere l'aria davanti al folto gruppone c'erano Bianchi, Franzoi, Pallhuber, ancora Medvedev, Andreis, Hofer, Mensi e Casagrande.
Dopo Egna il gruppo dei migliori si è frazionato, all'orizzonte c'era il traguardo volante di Pinzano con tanto di montepremi. Ovvia la reazione per centrare il primo obiettivo di giornata, e dal gruppetto composto da Longo, Hofer, Casagrande, Mensi, Cattaneo, Medvedev, Schweiggl, Righettini e Fruet è sgusciato come una scheggia Mensi.
Sull'affascinante viadotto di Gleno, a sbalzo sulla Valle dell'Adige, il gruppo dei più forti si è ricompattato, ma appena la Vecia Ferovia è entrata nel bosco in vista della prima originale galleria Longo ha dato una sbuffata ed è scomparso nel nulla. Nessuno è riuscito a tenergli la ruota. Una "resa incondizionata" perché dietro, pur con un'andatura sostenuta, nessuno ha cercato di rintuzzare veramente l'attacco. Il gruppo a quel punto era guidato da Costa, Pallhuber, Franzoi, Casagrande, Degasperi, Fruet, Hofer e Mensi.
Dopo Doladizza la gara entrava nuovamente in galleria, solito "scherzetto" degli organizzatori che al passaggio dei concorrenti hanno fatto sentire il fischio del treno ed il rumore dei vagoni sui binari. Longo è un po' sbiancato in volto lì per lì, ma giratosi ha visto dietro di sè il vuoto. Il primierotto aveva partecipato, vincendo, anche nel 2006 ma questo tratto non c'era, e neppure la galleria con lo "scherzetto". Dopo una cinquantina di secondi transitava Cattaneo, un po' più staccato Casagrande e poi via via tutti gli altri.
Al GPM di San Lugano, al km 29, Longo poteva rifiatare, il suo vantaggio era salito ad oltre 1'. Alle sue spalle la situazione si rimestava ancora con il colombiano Arias Cuervo in compagnia di Casagrande e subito dietro Cattaneo. Gli altri forti erano a rincorrere, ad oltre 1'30" da Longo. Nel frattempo tiravano i remi in barca Pallhuber e Medvedev, stroncati dalla fatica e così era anche per Costa, Bianchi e Hofer per citare alcuni tra i più attesi.
Il successivo "hot point" era il traguardo volante di Castello. Longo ci arrivava in surplace ed entrava nella discesa verso Molina senza ancora vedere spuntare avversari dietro di sè. In leggera rimonta lo seguivano Arias Cuervo e Casagrande, poi staccato Cattaneo. A rincorrere i primi quattro c'era poi il gruppetto di Franzoi (ex iridato di ciclocross), Mensi e Fruet. Dietro il lungo serpentone di bikers si era frazionato. Il "Muro della Pala" dava un'ulteriore sferzata al fisico dei bikers. 400 metri di salita al 18%. Longo non ha voluto strafare, tant'è che il miglior in quel tratto ha dato ragione ad Arias Cuervo, davanti al primierotto.
Il traguardo era lì ad un tiro di schioppo, e Longo non falliva l'obiettivo vincendo, nuovamente dopo 6 anni, la "Vecia Ferovia dela Val di Fiemme". Il suo tempo di 1h22'12" è il nuovo record del percorso. Poi a completare il podio ecco Casagrande, lui che ora è un master, davanti a Cattaneo che ha vinto lo sprint sul colombiano Arias Cuervo. Per evidenziare l'impresa dei primi occorre ricordare chi è finito ai piedi del podio, ovvero Mensi, Franzoi, Fruet, Schweiggl, Porro e Bettelli, giusto per citare i primi dieci.
Serena Calvetti, abituata più al cross country, ha patito l'interminabile salita, ha pagato dazio alla più esperta leader di Trentino MTB ed è finita seconda a poco meno di 2', ma ben lontana dalla terza, Vania Rossi. Medaglia di legno per Claudia Paolazzi davanti ad una scatenata orientista Laura Scaravonati. In gara c'era anche l'ex campionessa mondiale di sci Katerina Neumannova (CZE) che in passato ha pure partecipato alle Olimpiadi nella mountain bike. Ha chiuso 342.a assoluta e 4.a nelle master women.
Una giornata di successo per la Vecia Ferrovia dela Val di Fiemme, che si conferma con 1500 iscritti una delle gare più gettonate della mtb italiana.
Conferma in toto per i leader di Trentino MTB: dopo la Vecia Ferovia rimangono in testa alle rispettive categorie Mirko Tabacchi (Open), Lorenza Menapace (Femminile), Fabio Aldrighetti (Jr), Nicola Risatti (El-Sport), Ivan Degasperi (M1), Claudio Segata (M2), Mario Appolonni (M3), Michele Di Geronimo (M4), Rolando Inama (M5) e Silvano Janes (M6).
Info: www.laveciaferovia.it
La Vecia Ferovia, come sempre, è stata una vera festa dei bikers ed in 1500 hanno preso posto stamattina nelle griglie ad Ora (BZ) per affrontare prima lo sterrato lungo l'argine dell'Adige e poi da Egna una lunga salita, senza mai smettere fino a San Lugano. Prima di salutare il traguardo hanno percorso altre due ascese, la prima decisamente dura, il "Muro della Pala", poi gli ultimi 300 metri nel sottobosco poco prima del finish. 39 chilometri comunque piacevoli da pedalare, temperatura ottima dopo la pioggia della notte, che ha così calmato anche la polvere.
Il via è stato dato, come tradizione, dall'ultimo capotreno del vecchio trenino, uno scatto velocissimo con Longo pronto a fare da locomotiva, quasi a dare un segnale forte del suo stato di forma. Nei primi metri gli si sono accodati Arias Cuervo, Medvedev e Schweiggl. Al primo giro di boa sul ponte dell'Adige a fendere l'aria davanti al folto gruppone c'erano Bianchi, Franzoi, Pallhuber, ancora Medvedev, Andreis, Hofer, Mensi e Casagrande.
Dopo Egna il gruppo dei migliori si è frazionato, all'orizzonte c'era il traguardo volante di Pinzano con tanto di montepremi. Ovvia la reazione per centrare il primo obiettivo di giornata, e dal gruppetto composto da Longo, Hofer, Casagrande, Mensi, Cattaneo, Medvedev, Schweiggl, Righettini e Fruet è sgusciato come una scheggia Mensi.
Sull'affascinante viadotto di Gleno, a sbalzo sulla Valle dell'Adige, il gruppo dei più forti si è ricompattato, ma appena la Vecia Ferovia è entrata nel bosco in vista della prima originale galleria Longo ha dato una sbuffata ed è scomparso nel nulla. Nessuno è riuscito a tenergli la ruota. Una "resa incondizionata" perché dietro, pur con un'andatura sostenuta, nessuno ha cercato di rintuzzare veramente l'attacco. Il gruppo a quel punto era guidato da Costa, Pallhuber, Franzoi, Casagrande, Degasperi, Fruet, Hofer e Mensi.
Dopo Doladizza la gara entrava nuovamente in galleria, solito "scherzetto" degli organizzatori che al passaggio dei concorrenti hanno fatto sentire il fischio del treno ed il rumore dei vagoni sui binari. Longo è un po' sbiancato in volto lì per lì, ma giratosi ha visto dietro di sè il vuoto. Il primierotto aveva partecipato, vincendo, anche nel 2006 ma questo tratto non c'era, e neppure la galleria con lo "scherzetto". Dopo una cinquantina di secondi transitava Cattaneo, un po' più staccato Casagrande e poi via via tutti gli altri.
Al GPM di San Lugano, al km 29, Longo poteva rifiatare, il suo vantaggio era salito ad oltre 1'. Alle sue spalle la situazione si rimestava ancora con il colombiano Arias Cuervo in compagnia di Casagrande e subito dietro Cattaneo. Gli altri forti erano a rincorrere, ad oltre 1'30" da Longo. Nel frattempo tiravano i remi in barca Pallhuber e Medvedev, stroncati dalla fatica e così era anche per Costa, Bianchi e Hofer per citare alcuni tra i più attesi.
Il successivo "hot point" era il traguardo volante di Castello. Longo ci arrivava in surplace ed entrava nella discesa verso Molina senza ancora vedere spuntare avversari dietro di sè. In leggera rimonta lo seguivano Arias Cuervo e Casagrande, poi staccato Cattaneo. A rincorrere i primi quattro c'era poi il gruppetto di Franzoi (ex iridato di ciclocross), Mensi e Fruet. Dietro il lungo serpentone di bikers si era frazionato. Il "Muro della Pala" dava un'ulteriore sferzata al fisico dei bikers. 400 metri di salita al 18%. Longo non ha voluto strafare, tant'è che il miglior in quel tratto ha dato ragione ad Arias Cuervo, davanti al primierotto.
Il traguardo era lì ad un tiro di schioppo, e Longo non falliva l'obiettivo vincendo, nuovamente dopo 6 anni, la "Vecia Ferovia dela Val di Fiemme". Il suo tempo di 1h22'12" è il nuovo record del percorso. Poi a completare il podio ecco Casagrande, lui che ora è un master, davanti a Cattaneo che ha vinto lo sprint sul colombiano Arias Cuervo. Per evidenziare l'impresa dei primi occorre ricordare chi è finito ai piedi del podio, ovvero Mensi, Franzoi, Fruet, Schweiggl, Porro e Bettelli, giusto per citare i primi dieci.
Serena Calvetti, abituata più al cross country, ha patito l'interminabile salita, ha pagato dazio alla più esperta leader di Trentino MTB ed è finita seconda a poco meno di 2', ma ben lontana dalla terza, Vania Rossi. Medaglia di legno per Claudia Paolazzi davanti ad una scatenata orientista Laura Scaravonati. In gara c'era anche l'ex campionessa mondiale di sci Katerina Neumannova (CZE) che in passato ha pure partecipato alle Olimpiadi nella mountain bike. Ha chiuso 342.a assoluta e 4.a nelle master women.
Una giornata di successo per la Vecia Ferrovia dela Val di Fiemme, che si conferma con 1500 iscritti una delle gare più gettonate della mtb italiana.
Conferma in toto per i leader di Trentino MTB: dopo la Vecia Ferovia rimangono in testa alle rispettive categorie Mirko Tabacchi (Open), Lorenza Menapace (Femminile), Fabio Aldrighetti (Jr), Nicola Risatti (El-Sport), Ivan Degasperi (M1), Claudio Segata (M2), Mario Appolonni (M3), Michele Di Geronimo (M4), Rolando Inama (M5) e Silvano Janes (M6).
Info: www.laveciaferovia.it