E' di Michele Piras il sigillo alla GF dei Maxei

Si trattava della quarta ed ultima prova della Coppa Liguria Mtb.

Michele Piras del Team Marchisio domina anche la Granfondo dei Maxei, ultima prova della Coppa Liguria MTB, svoltasi in provincia di Imperia a Pontedassio ed organizzata dal locale Team Rusty Bike, corsa toccando alcune frazioni del caratteristico borgo dell'entroterra ligure situato a pochi chilometri dal capoluogo di provincia.

Settima edizione per la granfondo ligure, che a partire dalla scorso anno è tornata in calendario dopo alcune stagioni di pausa: purtroppo le nefaste previsioni meteo della vigilia hanno tenuto lontano diversi corridori, facendo registrare quindi, rispetto allo scorso anno, una lieve flessione del numero dei partecipanti, circa 140 gli effettivi partenti malgrado un numero di iscritti, considerando gli abbonati al circuito della Coppa Liguria, superiore di alcune decine.



Ma mai come in questa occasione possiamo affermare che gli assenti hanno avuto torto, in quanto coloro che si sono presentati nel piccolo borgo, posto all'inizio della strada statale che dal mare di Imperia conduce al colle di Nava, hanno potuto godere di un meteo clemente, a tratti baciato dal sole e di un percorso tecnico, impegnativo e ricco di tratti divertenti da guidare.

Praticamente assente qualunque tratto pianeggiante ed interlocutorio, un tracciato a tratti simile ad un cross-country, moltissimi i saliscendi, aspre le salite ma mai lunghe, entusiasmanti le discese; un percorso che possiamo sicuramente definire tipicamente ligure, tracciato e curato con grande impegno ed entusiasmo dagli organizzatori del Rusty Team e presidiato da oltre 60 volontari.

Luogo di ritrovo il palazzetto dello sport ed il campo sportivo di Pontedassio, situato alla fine del borgo (per chi proveniva dal mare), ma collegato con la zona di partenza/arrivo/pasta party, situata al centro del paese e raggiungibile anche a piedi in pochissimi minuti attraverso una piacevole passeggiata attraverso i vicoli che portavano alla chiesa parrocchiale.

Da segnalare il pacco gara, costituito da prodotti locali ed una maglietta, di ottima fattura, su cui erano stampanti nome e cognome di tutti i partecipanti (ovviamente di coloro che erano prescritti).
Come tradizione lo striscione di partenza e arrivo era posto in posizione centrale, novità per quest'anno il pasta party organizzato nella piazza principale, sotto un porticato, a fianco della zona premiazioni sotto un grande arco gonfiabile.



Un secondo arco gonfiabile, a fianco della piazza, segnava invece la zona di arrivo e partenza, avvenuta puntualmente alle ore 10.00, sotto un cielo che si era improvvisamente fatto cupo, dopo il sereno che aveva accolto di prima mattina i concorrenti, e facendo cadere qualche goccia di pioggia che preoccupava leggermente i concorrenti, ma che successivamente avrebbe lasciato posto al sole.

Dopo i primi due chilometri percorsi a velocità controllata, appena la strada iniziava a salire verso il paesino di Sarola, iniziava la bagarre ed i migliori concorrenti si mettevano subito in testa a menare le danze. Dopo le vittorie ottenute in Liguria e basso Piemonte nelle ultime settimane il favorito della prova era Michele Piras ed il corridore savonese subito mostrava un'ottima condizione e si metteva in testa a condurre il gruppo.

La prima salita di circa 3 chilometri dava subito la scossa definitiva alla gara in quanto Piras attaccava deciso e solamente Giovanni Maiello del team Sport Event provava a tenergli la ruota, ma anche lui era costretto dopo poco a mollare. Nella difficile discesa successiva Piras continuava ad attaccare e faceva il vuoto, dietro di lui di formava un gruppetto costituito da tre atleti del team Stacplastic Brondello Silvio Massimino, Filippo Barazzuol e Luca Rostagno, dallo stesso Giovanni Maiello e da altri due corridori savonesi Claudio Del Grande (team Olmo la Biciclissima) e Andrea Timo (Peluffo Bikestore).



Terminata la discesa iniziava un tratto piuttosto fangoso a causa delle piogge dei giorni precedenti, con alcuni strappetti molto scivolosi che costringevano parecchi concorrenti a mettere il piede a terra. Questo tratto centrale della corsa era un continuo saliscendi che portava in ogni caso i concorrenti a guadagnare quota in maniera molto graduale. Raggiunta unaa strada asfaltata si percorrevano in salita alcune centinaia di metri con pendenze molto accentuate e una volta scollinato si veniva deviati in discesa su un altro single-track molto divertente.

Piras avendo fatto il vuoto dietro di se, cominciava ad amministrare la gara, evitando di prendere inutili rischi, mentre il gruppetto alle sue spalle cominciava a perdere qualche pezzo. Rientrati su una larga sterrata iniziava l'ultimo duro tratto di salita prima del gpm posto sul Monte Acquarone, raggiunto il quale per i corridori (a parte qualche piccolo ed insidioso strappo) sarebbe stata solo discesa fino all'arrivo. Era questo uno dei tratti più divertenti in quanto costituito da un lungo sentiero su roccia con numerosi gradoni da superare, tutti comunque percorribili in sella, senza difficoltà eccessive.

Alle spalle di Piras iniziata la discesa il gruppetto dello Stacplastic Brondello perdeva uno dei suoi pezzi in quanto Luca Rostagno era costretto al ritiro per una foratura, per cui ad inseguire il battistrada rimanevano Barazzuol, Massimino e Del Grande. La discesa verso il traguardo era un continuo susseguirsi di tracce carrabili e single track (con netta prevalenza di questi ultimi), sino a raggiungere l'abitato di Pontedassio, con l'ultimo chilometro dentro le stradine del paese.

Tagliato il traguardo era a disposizione dei provati e sporchi concorrenti un ristoro a base di liquidi, frutta e crostata alla marmellata: subito tra i corridori iniziavano i commenti della prova, tutti improntati alla soddisfazione relativamente al tracciato appena percorso. Ben realizzata la segnaletica del percorso grazie all'utilizzo di fettucce sugli alberi e frecce disegnate sul terreno, non risulta alcun biker che abbia sbagliato strada, grazie anche alla costante e puntuale presenza dei volontari del Rusty Bike.



Due i ristori presenti lungo il percorso, posizionati in maniera corretta e strategica, anche se, come di consueto, non molto considerati dai corridori, che hanno preferito una bevuta volante, favorita dalla disponibilità degli addetti. Terminata la prova e ritornati al campo sportivo era possibile ripulirsi con una provvidenziale doccia, lavare la bici per poi recarsi in centro al paese per gustare un ottimo e gradevole pranzo-party: per i concorrenti gli organizzatori avevano preparato pasta al pesto o al pomodoro, arrosto con verdura, budino al cioccolato e crostate varie a volontà.

Mentre i corridori mangiavano venivano celermente esposte le classifiche e senza alcuna attesa effettuate le premiazioni, con premi in denaro per i primi tre classificati e con prodotti locali per i vincitori di categoria.


Ordine d'arrivo maschile:

1 Piras Michele - Team Marchisio - 1.50.21
2 Massimino Silvio - Stacplastic Brondello - 1.52.59
3 Barazzuol Filippo - Stacplastic Brondello - 1.53.00
4 Del Grande Claudio - Olmo la Biciclissima - 1.53.37
5 Timo Andrea - Peluffo Bikestore - 1.55.05
6 Maiello Gianni - Sport Event - 1.56.01
7 Bottarini Jacopo - Team Bortolami - 1.57.35
8 Ferrero Simone - Team Marchisio - 1.58.58
9 Finotti Luca - Nonsolofango 90 - 1.59.56
10 Castelletti Claudio - Giai Team - 2.00.32


Ordine d'arrivo femminile:

1 Ruffa Paola - Mtb Falchi Blu - 3.00.13
2 Jackson Jannie - Team Bortolami - 3.14.10
3 Agazzone Angela - Team Bortolami

 

 

Apri articolo completo


Vedi altri articoli