PASQUALI E LA PERBONI INSUPERABILI NEL FANGO DELLA AIRON BIKE
Il bresciano Fabio Pasquali bissa il successo della passata edizione. La mantovana Angela Perboni prima tra le donne. Il River Marathon è partito sotto la pioggia
Guastalla (RE): Airone uccello migratorio amante di grandi specchi d'acqua poco inquinati e silenziosi e delle zone paludose della pianura padana. Oggi a Guastalla si sono ritrovati 750 "aironi " e le condizioni erano quelle del Po d'inverno, freddo piovoso, cielo cupo che non prevede nessun spiraglio di sole.
La macchina organizzativa del Team Sculazzo, coadiuvata dai volontari " i ragazzi del Po " , è già operativa dal mattino, mentre gli atleti che arrivano sono restii a cambiarsi: alle ore 8.00, infatti, il termometro segna 2°C.
In palio, oggi, oltre alla maglia di leader della River Marathon Cup - si tratta infatti della prima gara del circuito - c'è quella tricolore Uisp Campionato Italiano d'Inverno.
Ritirato il pacco gara con operazioni fluide, si comincia la vestizione, ognuno cerca soluzioni personalizzate e bizzarre per proteggersi dal freddo e dalla pioggia, alle 9.30 si aprono le griglie di partenza, tutti aspettano l'ultimo momento per entrare, sanno che fermarsi in griglia al freddo potrebbe pregiudicare i primi km di gara. Questo lo sa bene anche Pasquali, che indossa il numero 1, e continua a tenersi caldo girando in cerchio per avere una partenza lampo .
La preoccupazione non è la pioggia che continua a cadere, ma il fango che si troverà sul percorso, gli organizzatori hanno effettuato aggiustamenti 10 minuti prima dello start, dato in perfetto orario alle ore 10.00. Il colpo d'occhio della griglia di partenza è di quelli dei grandi eventi, sullo sfondo il Po, il grigio della giornata viene ravvivato dal giallo limone dei giubbotti antivento e dagli ombrelli colorati dei numerosi accompagnatori, venuti ad applaudire i loro cari nonostante il maltempo .
La partenza è controllata per tutto il viale alberato, dopo il giro di lancio di 5 km, Pasquali citato dallo speaker Alfio Montagnoli, passa per primo, con alcuni minuti di vantaggio sul gruppetto di coda. Così come per gli uomini, anche nelle donne la Perboni detta il ritmo e passa con un vantaggio di alcuni minuti sulle dirette inseguitrici.
Entrambi sono i leader assoluti della loro categoria: una gara in solitaria, spingendo per mantenere il ritmo alto e per avere un buon margine in caso di piccoli problemi tecnici . Il gruppo si allunga e solo pochi riescono a tenere il ritmo dei primi, dopo il primo giro 23 km, s'iniziano a vedere bici appesantite dal fango e maglie e volti coperti di terra. L'organizzazione cerca di mantenere pulita la zona del traguardo spalando il fango portato dai biker e in fretta organizza un ristoro di tè caldo.
I ritiri si susseguono tutti causati dai problemi del terreno appesantito che blocca i cambi, le catene, ma soprattutto le gambe e il fiato di chi è ancora indietro con la preparazione. Gli atleti ritirati e gli accompagnatori possono scaldarsi grazie ai bracieri accesi sotto le tensostrutture nella zona ristoro, molto gradite e affollate, un'atmosfera classica dell'inverno sulle sponde del Grande Fiume, mancavano solo le caldarroste!
In un tempo di 1:47:15 il bresciano Fabio Pasquali conclude la sua Airon Bike, bissando il successo della scorsa edizione e il suo arrivo determina la conclusione della gara, molti atleti avevano effettuato solo un giro, questo dice molto sulla prestazione del vincitore, ma anche sulla durezza del percorso. Dopo 10 minuti arrivavano anche loro in una maschera di fango, il veneziano Gianfranco Mariuzzo che era salito da Massa Marittima dove ieri ha corso vittoriosamente alla Maremma Cup. Indossa la maglia del team FTP Industrie, il suo nuovo team. Alle sue spalle è poi arrivato il bresciano Gianpaolo Fappani (Pennelli Cinghiale) e più staccati l' elite umbro Paolo Alberati e il bergamasco Stefano Bonadei (Lissone Mtb)
Nelle donne la mantovana Angela Perboni taglia il traguardo nel primo gruppo dei colleghi maschietti, bisogna aspettare ben 40 min per l'arrivo della seconda donna Paola Ferretti che si aggiudicherà la maglia tricolore Uisp.
Mentre i primi arrivati lavano le bike cercando di portarle a condizioni decenti e subito dopo si concedono una bella doccia calda, continuano gli arrivi dei 750 iscritti, che nonostante le cattive condizioni hanno voluto arrivare terminare la gara per essere premiati con una splendida medaglia con il logo dell'Airon Bike offerta da Officina Buzzi, una sorpresa degli organizzatori, gradita da tutti i biker che hanno coronato così la loro impresa.
Una tensostruttura calda con un bel piatto di tortellini fumanti, un buon bicchiere di vino rosso, hanno rifocillato gli atleti esausti, subito pronti a raccontare ad amici e accompagnatori la loro avventura in attesa delle premiazioni .
Premi per tutti: dal telaio Ridley estratto fra tutti i partecipanti ai numerosi premi a sorteggio per i cicloturisti fino a quelli per i primi 15 di ogni categoria, con prodotti alimentari tipici della zona .
Le premiazioni, oltre alle assegnazione delle maglia della River Marathon Cup, che vedremo indossate dai leader di categoria durante la X-Bionic ad Asola (MN), in programma domenica prossima, La Aironbike è stata prova unica del Campionato Italiano UISP trofeo d'inverno, a premiare il consigliere della UISP di Reggio Emilia.
Airon Bike si riassume in un ennesimo successo per il Team Sculazzo , che ha dimostrato oltre al valore dei suoi atleti sul campo, quello di organizzatori perché, insieme a tutti i volontari hanno dato la possibilità di tutti gli atleti di svolgere in tutta sicurezza la gara.
Guastalla (RE): Airone uccello migratorio amante di grandi specchi d'acqua poco inquinati e silenziosi e delle zone paludose della pianura padana. Oggi a Guastalla si sono ritrovati 750 "aironi " e le condizioni erano quelle del Po d'inverno, freddo piovoso, cielo cupo che non prevede nessun spiraglio di sole.
La macchina organizzativa del Team Sculazzo, coadiuvata dai volontari " i ragazzi del Po " , è già operativa dal mattino, mentre gli atleti che arrivano sono restii a cambiarsi: alle ore 8.00, infatti, il termometro segna 2°C.
In palio, oggi, oltre alla maglia di leader della River Marathon Cup - si tratta infatti della prima gara del circuito - c'è quella tricolore Uisp Campionato Italiano d'Inverno.
Ritirato il pacco gara con operazioni fluide, si comincia la vestizione, ognuno cerca soluzioni personalizzate e bizzarre per proteggersi dal freddo e dalla pioggia, alle 9.30 si aprono le griglie di partenza, tutti aspettano l'ultimo momento per entrare, sanno che fermarsi in griglia al freddo potrebbe pregiudicare i primi km di gara. Questo lo sa bene anche Pasquali, che indossa il numero 1, e continua a tenersi caldo girando in cerchio per avere una partenza lampo .
La preoccupazione non è la pioggia che continua a cadere, ma il fango che si troverà sul percorso, gli organizzatori hanno effettuato aggiustamenti 10 minuti prima dello start, dato in perfetto orario alle ore 10.00. Il colpo d'occhio della griglia di partenza è di quelli dei grandi eventi, sullo sfondo il Po, il grigio della giornata viene ravvivato dal giallo limone dei giubbotti antivento e dagli ombrelli colorati dei numerosi accompagnatori, venuti ad applaudire i loro cari nonostante il maltempo .
La partenza è controllata per tutto il viale alberato, dopo il giro di lancio di 5 km, Pasquali citato dallo speaker Alfio Montagnoli, passa per primo, con alcuni minuti di vantaggio sul gruppetto di coda. Così come per gli uomini, anche nelle donne la Perboni detta il ritmo e passa con un vantaggio di alcuni minuti sulle dirette inseguitrici.
Entrambi sono i leader assoluti della loro categoria: una gara in solitaria, spingendo per mantenere il ritmo alto e per avere un buon margine in caso di piccoli problemi tecnici . Il gruppo si allunga e solo pochi riescono a tenere il ritmo dei primi, dopo il primo giro 23 km, s'iniziano a vedere bici appesantite dal fango e maglie e volti coperti di terra. L'organizzazione cerca di mantenere pulita la zona del traguardo spalando il fango portato dai biker e in fretta organizza un ristoro di tè caldo.
I ritiri si susseguono tutti causati dai problemi del terreno appesantito che blocca i cambi, le catene, ma soprattutto le gambe e il fiato di chi è ancora indietro con la preparazione. Gli atleti ritirati e gli accompagnatori possono scaldarsi grazie ai bracieri accesi sotto le tensostrutture nella zona ristoro, molto gradite e affollate, un'atmosfera classica dell'inverno sulle sponde del Grande Fiume, mancavano solo le caldarroste!
In un tempo di 1:47:15 il bresciano Fabio Pasquali conclude la sua Airon Bike, bissando il successo della scorsa edizione e il suo arrivo determina la conclusione della gara, molti atleti avevano effettuato solo un giro, questo dice molto sulla prestazione del vincitore, ma anche sulla durezza del percorso. Dopo 10 minuti arrivavano anche loro in una maschera di fango, il veneziano Gianfranco Mariuzzo che era salito da Massa Marittima dove ieri ha corso vittoriosamente alla Maremma Cup. Indossa la maglia del team FTP Industrie, il suo nuovo team. Alle sue spalle è poi arrivato il bresciano Gianpaolo Fappani (Pennelli Cinghiale) e più staccati l' elite umbro Paolo Alberati e il bergamasco Stefano Bonadei (Lissone Mtb)
Nelle donne la mantovana Angela Perboni taglia il traguardo nel primo gruppo dei colleghi maschietti, bisogna aspettare ben 40 min per l'arrivo della seconda donna Paola Ferretti che si aggiudicherà la maglia tricolore Uisp.
Mentre i primi arrivati lavano le bike cercando di portarle a condizioni decenti e subito dopo si concedono una bella doccia calda, continuano gli arrivi dei 750 iscritti, che nonostante le cattive condizioni hanno voluto arrivare terminare la gara per essere premiati con una splendida medaglia con il logo dell'Airon Bike offerta da Officina Buzzi, una sorpresa degli organizzatori, gradita da tutti i biker che hanno coronato così la loro impresa.
Una tensostruttura calda con un bel piatto di tortellini fumanti, un buon bicchiere di vino rosso, hanno rifocillato gli atleti esausti, subito pronti a raccontare ad amici e accompagnatori la loro avventura in attesa delle premiazioni .
Premi per tutti: dal telaio Ridley estratto fra tutti i partecipanti ai numerosi premi a sorteggio per i cicloturisti fino a quelli per i primi 15 di ogni categoria, con prodotti alimentari tipici della zona .
Le premiazioni, oltre alle assegnazione delle maglia della River Marathon Cup, che vedremo indossate dai leader di categoria durante la X-Bionic ad Asola (MN), in programma domenica prossima, La Aironbike è stata prova unica del Campionato Italiano UISP trofeo d'inverno, a premiare il consigliere della UISP di Reggio Emilia.
Airon Bike si riassume in un ennesimo successo per il Team Sculazzo , che ha dimostrato oltre al valore dei suoi atleti sul campo, quello di organizzatori perché, insieme a tutti i volontari hanno dato la possibilità di tutti gli atleti di svolgere in tutta sicurezza la gara.