Noi c'eravamo questa mattina, sabato 29 luglio, in Trentino a Telve per seguire il campionato italiano marathon, come avevamo già seguito sia il tricolore giovanile cross country corso a Nave sia quello degli agonisti disputatosi a Maser lo scorso week end. Oramai da tempo tra le riviste di settore siamo rimasti gli "Ultimi dei Mohicani" che seguono il movimento agonistico dell'off road.
 

 
Dopo Folgaria 2006, Moena 2010 e Malè 2017 per la quarta volta la sfida per la maglia tricolore sulle lunghe distanze si è corsa sulle montagne del Trentino, questa volta sul tracciato della Valsugana Wild Ride disegnato dagli uomini del G.S. Lagorai Bike.
 
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I due che dovevano difendere il titolo conquistato l'anno passato in Liguria erano Fabian Rabensteiner e Claudia Peretti. Vista la posta in palio rispetto all'anno scorso il percorso è stato allungato portandolo a 70,3 chilometri e con 3.400 metri di dislivello, disegnato sui territori dei Comuni di Telve, Telve di Sopra, Torcegno, Carzano e Borgo Valsugana. Un tracciato duro con salite lunghe, in particolare le prime due  e discese veloci ma smosse con ghiaia e sassi grossi  dove bisognava fare molta attenzione al rischio di forature e scivolate. Nel finale c'erano gli ultimi strappi più corti.
 
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LA GARA
La corsa tricolore scattata alle 8:30 è salita prima salita fino a Coston di Ciste, località raggiunta dopo 23 chilometri. Gioco di squadra del Taddei Factory, Riccardo Chiarini ha fatto un tentativo di allungo per tirare il collo al gruppo e mettere in difficoltà i Wilier Pirelli Porro - Rabensteiner,  poi è partito Diego Rosa che ha fatto il vuoto ed è arrivato in cima con un paio di minuti di vantaggio.
 

 
Dietro lo inseguivano Samuele Porro e Fabian Rabensteiner del Wilier Pirelli, Jury Ragnoli (FM Factory) e Lorenzo Samparini (KTM Alchemist Brenta Brakes).
 

 
Uno volta scollinato i concorrenti dopo essere scesi a Pradeletto hanno iniziato la seconda dura salita con pendenze più importanti con tratti anche su cemento e asfalto, quella che in 6,5 chilometri portava la sfida proposta dalla Valsugana Wild Ride in cima a Forcella Mendana (2.050 mt.). Qui in cima c'era sempre l'ex professionista piemontese Rosa, gli inseguitori avevano accorciato il distacco.
 

 

 
Dopo 56 chilometri in località Ponte de Margioletto prima degli ultimi denti, Diego Rosa era sempre da solo in fuga ed aveva riguadagnato margine sui quattro che lo inseguivano, a due minuti e 20 secondi c'era il terzetto che lottava per le altre due posizioni del podio: Ragnoli, Porro e Rabensteiner. Molto vicino avevano Lorenzo Samparisi. 
 
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L'ultima salita di Monte S. Pietro e la discesa degli Auseri che portavano i corridori sul traguardo di Telve non hanno cambiato le carte in tavola e così a 34 anni nel suo primo anno da quando è tornato in sella ad una mountain bike e dopo una lunga carriera su strada con i professionisti, Diego Rosa ha messo il suo nome sull'albo d'oro del Campionato italiano Marathon.
 
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Ha tagliato la finish line dopo 3 ore 25 minuti e 57 secondi. Ci aveva già provato l'anno scorso a Casella quando corse la sfida tricolore con la casacca della Eolo Cometa, fu una presenza spot nell'off road, finì la corsa la sesto posto.
 
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Il primo ad abbracciarlo è stato Alessandro Sereni, il Direttore Organizzatori del Taddei Factory team, è lui che in tutte le gare con il furgone segue la squadra sul percorso. 
 
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Poi il secondo abbraccio è stato quello del compagno di squadra Riccardo Chiarini, colui che ha acceso la miccia sulla prima salita.
 
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«È strano, è da quando ero juniores che non vincevo un italiano, ho dovuto aspettare fino a 34 anni, dopo 15 anni su strada ma finalmente la maglia è arrivata e con un'altra bici, la mountain bike. Era un percorso perfetto per le mie caratteristiche, sapevo che se avessi scollinato per primo Rabensteiner, per me sarebbe stato un problema nella discesa e nella seconda parte del percorso. Per questo ho attaccato sul mio terreno, la prima salita lunga. In discesa ho rischiato, ma è andata bene. La nostra tattica era questa e l'ho realizzata insieme a "Chiaro", volevamo far saltare il banco proprio in quel punto, la prima salita e il piano è riuscito alla perfezione.»
 
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Sul podio lo hanno affiancato i Trek Pirelli Fabian Rabensteiner e Samuele Porro, due top rider che insieme hanno vinto sei italiani sulle long distance. Sono arrivati al traguardo dopo quasi tre minuti.
 

 
«Stavo bene, ho fatto un buon ritmo in salita. Ho provato a seguire Diego ma oggi avevano un altro passo.» - ci ha raccontato Rabensteiner a fine gara - «Poi abbiamo dovuto anche inseguire Ragnoli, l'abbiamo poi ripreso in discesa. Nel finale io e Samuele (ndr Porro) siamo riusciti ad andare via, purtroppo ci siamo dovuti accontentare del secondo e terzo posto. Abbiamo dato tutto più di così non potevamo fare. Ora tra una settimana c'è il mondiale con un percorso più adatto alle nostre caratteristiche.»
 

 
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Dopo quasi un minuto ha chiuso in quarta posizione Juri Ragnoli, quinto l'altro lombardo Lorenzo Samparisi. «Sono contento della mia gara anche se l'ho conclusa con la medaglia di legno ma più di così oggi non potevo fare. Oggi Diego Rosa volava. Noi a metà gara sulla salita abbiamo provato a ridurre il gap, io ho provato a cercare di tenerlo almeno a contatto visivo ma guadagnavo poco anche nella successiva discesa. I due Wilier Pirelli che hanno gestito bene le energie, sulle ultime due salite finali mi sono andati via e così ho chiuso al quarto posto.» Il commento di Ragnoli.
 

©Daniele Mosna
 
Dopo cinque minuti c'è stato uno sprint nel quale il giovane ligure Dario Cherchi è riuscito a mettere la sua ruota davanti a quella del piemontese Jacopo Billi. Completavano la top 10 Righettini, Nicolas Samparisi e Dorigoni.
 
 
ORDINE D'ARRIVO MASCHILE UFFICIOSO
1	ROSA Diego	|	TADDEI FACTORY TEAM	03:25:57.96
2	RABENSTEINER Fabian	|	TEAM WILIER PIRELLI 	03:28:49.06
3	PORRO Samuele	|	TEAM WILIER PIRELLI 	03:28:49.31
4	RAGNOLI Juri	|	FM BIKE FACTORY TEAM	03:29:45.61
5	SAMPARISI Lorenzo	|	KTM BRENTA BRAKES	03:30:20.79
6	CHERCHI Dario	|	KTM BRENTA BRAKES	03:35:07.95
7	BILLI Jacopo	|	SCOTT RACING TEAM	03:35:07.95
8	RIGHETTINI Andrea	|	OLYMPIA FACTORY TEAM	03:37:25.45
9	SAMPARISI Nicolas	|	KTM BRENTA BRAKES	03:39:51.55
10	DORIGONI Jakob	|	TORPADO FACTORY TEAM	03:39:53.56
11	DE COSMO Gioele	|	SCOTT RACING TEAM	03:41:05.08
12	GORIA Stefano	|	MENTECORPO CICLI DRIGANI PRO TEAM	03:41:28.41
13	PANARIELLO Giuseppe	|	BOTTECCHIA FACTORY TEAM	03:43:37.79
14	TRINCHERI Lorenzo	|	SCOTT RACING TEAM	03:44:29.02
15	AGOSTINELLI Alessio	|	KTM - PROTEK - ELETTROSYSTEM	03:46:16.16
16	FOCCOLI Davide	|	OLYMPIA FACTORY TEAM	03:47:03.92
17	GALEOTTI Marco	|	TUTTO BIKE TEAM	03:48:03.40
18	SARAVALLE Alessandro	|	SILMAX X-BIONIC RACING TEAM ASD	03:48:21.11
19	MENSI Daniele	|	SOUDAL LEECOUGAN MTB RACING TEAM	03:49:04.40
20	MAZZOLA Gianantonio	|	BOTTECCHIA FACTORY TEAM	03:50:43.38
 
Tra le donne la campionessa d'Italia in carica Claudia Peretti era riuscita a staccare Sandra Mairhofer che secondo lei era la rider con le caratteristiche adatte a questo percorso della Valsugana Wild Ride. Passata sulla Forcella Mendana con un ampio vantaggio, si è dovuta ritirare nella successiva discesa in seguito ad un problema meccanico.
 
Festeggia Sandra Mairhofer (GranBike Velo Club Torino), è lei che si è portata a casa la maglia tricolore ed ha vinto nettamente su tutte le avversarie. Ha completato i 70 chilometri in 4 ore 23 minuti e 10 secondi. Dopo quasi dieci minuti a Telve è arrivata la seconda, Debora Piana del team Cingolani, terza ancora più staccata Chiara Burato (Mentecorpo Cicli Drigani).
 

 

©Daniele Mosna
 
«Sono felicissima, la cercavo questa maglia ed è arrivata. C'era tanta salita e questo mi ha sicuramente avvantaggiato, io ho passato Claudia Peretti quando ha avuto un problema meccanico in discesa. Dopo averla vista ferma ho aumentato il mio passo e così sono riuscita a portare a casa il tricolore.» Questo il commento della Mairhofer.
 
 
Invece la seconda Debora Piana ha così raccontato la sua prova «Conoscevo molto bene il percorso, purtroppo sulla prima discesa ho avuto una scivolata, ma ho ritrovato il contatto con Chiara Burato e nel finale ho dato il massimo per strappare questo secondo posto che vale, con un livello tanto alto.»
 
ORDINE D'ARRIVO ASSOLUTA FEMMINILE UFFICIOSO
1	MAIRHOFER Sandra	|	DE | GRANBIKE VELO CLUB TORINO	04:23:10
2	PIANA Debora	|	DE |	TEAM CINGOLANI	04:32:24
3	BURATO Chiara	|	DE | MENTECORPO CICLI DRIGANI PRO TEAM	04:34:11
4	SCIPIONI Silvia	|	DE | TADDEI FACTORY TEAM	04:49:03
5	ZARANTONELLO Maria | DE |	MAINETTI METALLURGICA VENETA - GT TREVISAN	04:51:50
6	LECHNER Eva	|	DE |	TEAM BRAMATI	04:56:55
7	PIETROVITO Vittoria	|	DE | OMAP CICLI ANDREIS	04:58:25
8	MANDELLI Chiara	|	W5-6 |	TEAM SPACEBIKES	05:03:32
9	CE' Simona	|	W3-4 | MTB PERTICA BASSA ASD	05:04:01
10 RECCHIA Greta	|	W1-2 | HAPPY BIKE	05:06:44
 
La Valsugana Wild Ride non era solo Campionato italiano e percorso Marathon, c'era anche il percorso Classic lungo 37,9 km. Ecco gli ordini d'arrivo
 
ORDINE D'ARRIVO CLASSIC MASCHILE
1	PINI Marco	|	M1	|	ASD BIKE AND FUN TEAM	01:51:32.18
2	PERUZZO Giulio	|	JU	|	LORIS BIKE	01:55:52.61
3	ROSSI Daniele	|	ELMT	|	TEAM TODESCO	01:58:54.52
4	CASNA Loris	|	M2	|	UNTER - BRAO CAFFE'	01:59:25.13
5	VALETTO Federico	|	ELMT	|	ASD ALBISOLA BIKE	02:00:00.23
6	DONINI Alessio	|	M2	|	VERTICAL SPORT KTM TEAM	02:00:05.36
7	CABRINI Andrea	|	ELMT	|	DOMAIN ASD	02:03:42.70
8	CASSARINO Antonio	|	JU	|	A.S.D. BIKE 1275	02:04:35.58
9	CAZZARO Manuel	|	M1	|	TEAM ZANOLINI BIKE	02:04:38.88
10	VICENZI Daniel	|	ELMT	|	ASD CHERO GROUP TEAM SFRENATI	02:04:58.10
 
ORDINE D'ARRIVO CLASSIC FEMMINILE
1	SASSANO Alessandra	|	EWS	|	TEAM SELLA BIKE	02:27:02.23
2	TOSADORI Orietta	|	W3	|	ASD CHERO GROUP TEAM SFRENATI	02:36:14.83
3	DE LORENZO POZ Luisa	|	W3	|	TEAM ESTEBIKE ZORDAN	02:49:36.98
4	BELTRAMOLLI Margherita	|	W3	|	ASD VALCHIESE BIKE	02:52:14.46
5	BALDUCCI Antonella	|	W3	|	BARACCA LUGO MTB	03:22:26.47
6	LUCIANER Marzia	|	W2	|	TEAM SELLA BIKE	03:31:17.97
7	D'ELISO Annalisa	|	W2	|	ASD MA.AN.RT	03:54:59.70
8	CASCIO Alessandra	|	W1	|	ASD MA.AN.RT	04:21:26.66
9	SOFFIENTINI Maria	|	W2	|	GEMINI TEAM ASD	05:06:59.00
 
Classifiche complete: Link