Nella  sede di Scott France ad Annecy, Julie Bresset ha annunciato il suo ritorno alle  competizioni dopo un brutto  anno nel 2016 e una pausa nel 2017. Idee chiare  e obiettivi ben definiti per la campionessa  olimpica del 2012 che ha il grande desiderio di  tornare  ad alto livello anche dopo un 2017 lontano dalle competizioni, un periodo  comunque  molto gratificante e soddisfacente. 
 

 
 Un 2017 piuttosto attivo per la campionessa bretone che è diventata ambasciatrice di  Scott e ha conseguito  il DEJEPS (State Diploma  of Youth, Popular Education and Sport) e un futuro in cui la due volte  campionessa del mondo e campionessa olimpica  non si immagina professionalmente da nessun'altra  parte, se non  nella mountain bike che rimane per lei una passione enorme.
Una rapida  ascesa
Julie Bresset ha  davvero incantato nelle grandi stagioni dal 2011 al 2013 con risultati che sono  arrivati con tanta naturalezza, ma forse troppo in fretta!  Tutto andava  veloce, ed è successo tutto quasi a sorpresa, il titolo olimpico del 2012, il  campionato del mondo nel 2013, i titoli nazionali, è stato tutto davvero intenso e forse troppo veloce.
 

 
Gli anni bui
Nel  2014, Julie è crollata mentalmente,  sovraccaricata da un intenso ritmo di vita, dal le gare che si susseguivano e i  sempre maggiori problemi ad indossare la maglia di campionessa del  mondo.
 
 "Provavo sempre meno piacere a correre, a volte volevo mandare  tutto all'aria"  Poi alla fine della stagione, il suo entourage gli ha ridato fiducia ed  è ripartita nel 2015", ma questa volta il fisico non gli ha più permesso  di dare il 100%.   Alla fine dell'anno, le sensazioni  sono migliorate e Julie Bresset ha iniziato il 2016 con la ferma intenzione di vincere  e di conquistarsi il pass per i Giochi di Rio, dove difendere il suo titolo del 2012. 
 
"Ad inizio della stagione ho dovuto rinunciare alle  prime due gare della Coppe del Mondo, mi è stata diagnosticata la mononucleosi che si  trascinava da molto tempo.  Ho sofferto molto di tutte le  critiche che sono circolate sui social network, che mi hanno  toccato enormemente perché sono una persona sensibile e rispettosa nei  confronti degli altri.  Ho anche imparato che l'ambiente  sportivo è molto ostile per coloro che non hanno più risultati!"
 

2017: La  salvezza
 "Ho messo da parte la mia carriera sportiva per fare tutto ciò che  non ho potuto mai fare,  La pausa del 2017 mi ha fatto sentire bene, davvero,  sono maturata molto durante questo periodo", afferma la  campionessa di  Ploeuc-L'Hermitage  che ha  adottato un altro ritmo di vita,  tornando a scuola per conseguire il diploma statale che ha convalidato in  ottobre e incontrato persone interessanti nel suo ruolo di ambasciatrice del  marchio Scott.
 
Il  click
Perché  tornare nel bel mezzo delle competizioni internazionali nel 2018? Commentando la scorsa estate le gare di Coppa del Mondo sul canale L'Equipe,  Julie ha capito che il desiderio di vedersi in sella nel mezzo della  competizione era tornato. La questione ha trovato presto la sua  risposta, l'11 agosto, guardando le immagini della sua medaglia d'oro  olimpica conquistata a Londra cinque anni prima, è riaffiorato in lei il  desiderio di rimettersi il numero e la passione per la competizione che è  sempre rimasta profonda dentro di sé.
 

 
L'approccio
E' fuori questione che  riprendere le  competizioni dopo un abbandono perché si era convinti di non riuscire più a  tornare ad alti livelli non sia del tutto scontato, ci sono molti dubbi, è  normale.  Le difficili  stagioni 2014 e 2016 e la pausa di un anno,  alla fine sono molto, anche per una campionessa che vuole diventare di nuovo  atleta. 
 Julie Bresset ha  ripreso la preparazione all'inizio di novembre, seguita dal suo nuovo  allenatore,  Matthieu Nadal, che sarà anche il tecnico della quadra  nazionale francese Cadetti, Junior ed Espoirs.  Lei concorda sul fatto che il  compito è difficile e si avvicina a questa ripresa con la testa ben posizionata sulle spalle, il desiderio di dare tutto  non manca, ma il periodo di lavoro  sarà lungo per trovare il livello più alto. Un  primo anno di valutazione, con la presenza in almeno cinque round della Coppa  del Mondo, la  Coupe de France sarà anche nel suo programma, ma il suo obiettivo, il maggiore, sarà  qualificarsi per i Campionati Europei.
 
 
Target 2018 - 2020
Julie Bresset si è prefissata tre anni per tornare  ai più alti livelli, non vuole mettersi pressione, non correre dietro a  risultati particolari o dimostrare a tutti i costi qualcosa. "Non, è  un desiderio personale di tornare. Non voglio riprendere solo per  poter dire a me stessa, ho provato. Lo faccio perchè, volevo qualcosa di  motivante. Se non ci avessi provato, mi sarebbe rimasto il dubbio di  cosa avrei potuto fare. Vedremo,  ma oggi non è un'ossessione", dice la 28enne di Ploeuc-L'Hermitage che  non ha avuto l'opportunità trovare una collocazione in una squadra esistente,  per questo ha deciso di creare una propria squadra con Scott, che l'ha  supportata anche quando i momenti non erano dei migliori, e partner sempre  fedeli.
 

 
La sua  struttura
Julie condivederà la sua nuova avventura sportiva con  il suo  compagno Olivier  che la assisterà in tutte le gare, Mathieu Durand che gestisce la sua carriera  sportiva e i suoi contratti dal 2011 e sarà il team manager della squadra, Mathieu Nadal  (allenatore) e Briochin Dany Sautes (meccanico).  La squadra conterà sul  sostegno di Scott che metterà a disposizione della campionessa olimpica i  modelli Scale  e Spark RC 900 Contessa montate SRAM, altri importanti  partner tecnici saranno Kalas (abbigliamento), DT   Swiss  per ruote e sospensioni, Hope per freni e pedali. Gli altri marchi che la supportano, seguono la Bresset da diversi anni: Michelin, Time, Overstim's,  Squirt, Oakley, Garmin.
 
Un  bel ritorno che seguiremo da vicino!
 
Fotografie  @TelegrammeSport