Sabine  Spitz e Gunn- Rita Dahle hanno rispettivamente 45 e 44 anni e molto in comune,  entrambi vogliono rimanere dopo più di 20 anni di carriera tra le migliori al  mondo.  Perchè pensare al ritiro se si è ancora competitive con  avversarie che hanno 20 anni in meno?  La norvegese ha già vinto due gare  quest'anno, il quarto stage della Afxentia Race a Cipro e a inizio aprile la Marlene Sudtirol Sunshine Race,  domenica scorsa a Heubach,  Sabine Spitz è tornata in cima al podio della  BiketheRock, la stessa gara della KMC-MTB Bundesliga che lo scorso anno vide  vincitrice la Dahle.
 

La  Campionessa Olimpica a Pechino 2008 ha praticamente vinto tutto nella sua  carriera, ma prima che potesse inserire la BiketheRock  nel suo palmares ha dovuto aspettare il 2017, una vittoria di prestigio che ha  permesso ai suoi fans di poter celebrare nuovamente una vittoria di un'atleta  tedesca ad  Heubach, vittoria che mancava loro dal 2008, quando a vincere fu Ivonne Kraft.
 
E'  stata la prima vittoria per  Sabine Spitz, che era già al via della prima  edizione nel 2003 e per 15 edizioni ha rincorso la vittoria:  "E'  stato incredibile vincere qui, ho deciso solo due giorni prima della gara  di venire a gareggiare, doveva essere un carico di allenamento intenso in vista  del primo round di Coppa del Mondo e alla fine è stata una vittoria  formidabile.  Dopo il primo giro avevo pensato di tornare a casa subito dopo la gara, perchè  non speravo nemmeno nel podio, l'atmosfera alla BiketheRock è sempre grande ed  è sempre bello correre qui, di certo la lunga salita che si trova nel percorso  mi ha favorito.  Dopo la Cape Epic sono io stessa sorpresa di come mi sento bene in salita e come posso variare il ritmo senza dover andare al  limite", ha raccontato la 45enne di Bad Säckingen.
 

 
E'  stato proprio in salita che la Spitz ha fatto la differenza.  Dopo il primo  giro in cui Jolanda Neff ha rifilato 20 secondi a tutte e dietro la svizzera si  sono trovate la Spitz e la Campionessa del Mondo Annika Langvad, la gara  sembrava segnata, tuttavia la reazione della campionessa tedesca al terzo giro  ha riaperto la corsa.  Dopo aver lasciato dietro la Langvad, Spitz ha preso  il comando e ha costruito la sua vittoria sulla Wanderparkplatz, l'ascesa di 1,5  Km con 170 metri di dislivello, che raggiunge il ripetitore televisivo di  Heubach.  Anche la scalatrice Yana Belomoina che nel frattempo aveva  scavalcato Langvad non l'ha più raggiunta, nonostante abbia fatto segnare l'ultimo giro più veloce.    Solo undici secondi hanno separato la 24enne  ucraina  dalla Spitz, mentre la Campionessa del Mondo è giunta terza a 27 secondi.
 

 
Il  significato di questa vittoria, a 45 anni, è enorme, ma è anche il  riconoscimento di una forma eccezionale che la proietta alla gara di apertura  della Coppa del Mondo il 21 maggio a Nove Mesto in Repubblica Ceca e ai  Campionati Mondiali Marathon, di fine giugno a Singen, dove Sabine vuole vincere  una medaglia.  La vittoria di Heubach è stata anche la prima per il  marchio coreano di telai in carbonio Wiawis che ha puntato sulla Spitz per  sviluppare nuovi prodotti come il telaio nano-carbon 29er hardtail che ha avuto  un debutto vincente.
 
Dopo aver gareggiato nel 2016 con una propria struttura, la  tedesca ora è completamente ufficiale con un contratto triennale che non  significa o dovrebbe significare, che Sabine Spitz rimarrà al top delle  prestazioni così a lungo, la partnership va oltre i campi di gara, ma  certamente per la campionessa tedesca rimanere ancora così a lungo al vertice  della mountain bike è uno stimolo per una carriera strepitosa fatta di un'oro  olimpico, due titoli mondiali cross country (2003) e marathon (2009), tre titoli  europei cross country (2007, 2008) e uno marathon nel 2007.
 

 
Nonostante  la chiusura della squadra in cui è stata per tutta la sua vita, la  Multivan-Merida Biking Team, anche Gunn-Rita Dahle per il 2017 ha dovuto  dare una svolta alla sua carriera.  Dopo 20 anni da atleta professionista,  in un momento e ad un'età in cui la campionessa norvegese era in una posizione  in cui poter scegliere le gare a cui partecipare, la 44enne di Stavanger non ha  nemmeno preso in considerazione la possibilità di lasciare lo sport  professionistico e ha ripianificato il suo futuro con l'obiettivo di continuare  per almeno due anni.  Il 2017 sarà la sua ultima stagione XCO, Dahle ha  vinto il suo primo titolo mondiale nel 1996 e vuole dare l'addio alla Coppa del  Mondo cercando la 30ª vittoria.
 

 
Gunn-Rita  Dahle è l'atleta più vincente nella storia della mountain bike con la  medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Atene 2004, dieci titoli mondiali tra cross  country e marathon, otto  Campionati Europei, quattro World Cup, quest'anno ha già ritoccato il suo  palmares con le vittorie a Cipro e a Nalles.  Come per Sabine Spitz, la  norvegese ha affrontato un'importante cambiamento con l'obiettivo di continuare  a rimanere al top e, grazie al distributore norvegese di Merida, Stians Sport  AS, che già era stato il suo supporter ad inizio carriera, ha costruito le basi  per una squadra UCI in cui gareggiare ancora ai massimi livelli.
 

 
Eterna  Dahle, che già durante il 2017 ha iniziato a strizzare l'occhio al ciclismo su  strada, Bergen, in Norvegia, ospiterà in settembre la rassegna iridata  ventiquattro anni dopo l'edizione di Oslo 1993 e lei vuole qualificarsi.   La settimana scorsa ha corso in Lussemburgo con la nazionale norvegese al  Festival Elsy Jacobs, una corsa a tappe in tre giorni che ha conclusa al  25° posto, a poco più di un minuto dalla vincitrice e a pochi secondi dalla  leader della squadra norvegese, Heine Vita.
 
Il 2018 poi la vedrà anche  nelle marathon in mountain bike, intanto il 23 aprile Dahle ha vinto la  Landsbyrittet, una marathon di 52 Km molto popolare nella zona di Randaberg,  poco distante da casa sua: "Ho tante belle gare da fare e diversi inviti  a festival di tutto il mondo. Mi piace andare in bicicletta e ho sempre amato  l'atmosfera delle marathon.  Voglio anche gareggiare di più in Scandinavia ....", una biker, mamma orgogliosa di Bjørnar di 8 anni, una  incredibile donna che non si stanca mai di andare in bicicletta e di gareggiare,  una veterana del nostro sport il cui amore per il ciclismo l'ha portata ad  essere di gran lunga l'atleta di maggior successo e probabilmente, che mai  nessuno eguaglierà.