06/08/2014 Besham (Pakistan): Oggi la giornata non doveva essere faticosa, poco  dislivello e ragionevoli chilometri. Ma dopo aver percorso poche  centinaia di metri ecco che l'asfalto si trasforma in pista battuta con  ciotoli affioranti, sembra di pedalare nel letto di  fiume. La velocità diminuisce, !il tandem sembra sfasciarsi....lungo la  strada strombazzanti veicoli carichi di uomini e di merci ci salutano,  in molti si fermano per fotografarci. La polizia cui segue, alle volte  ci affiancano chiedendoci se abbiamo problemi,  vorrei vedere loro pedalare con un "tir" da altre 52 kg. a 43 gradi  !!!". Non ci demoralizziamo e arranchiamo. Giunti a destinazione scopro  che la forcella ha perso parte della aria e va sempre in fine corsa, non  ho strumenti adeguati e con un tentativo maldestro  fuoriesce quel poco di aria che c'era, sono nel panico, forcella a  terra. Con l'aiuto di alcuni locali realizziamo un elastomero con tubi  presi dalla spazzatura, la vedo dura!....Gran cena con pollo e riso e  poi andiamo a dormire in sauna!
 

 
07/08/2014 Dasu: Pedaliamo sempre ad una quota intorno ai 1200 su  continui saliscendi che permettono un buon recupero non fosse per il  caldo. Attraversiamo poveri villaggi dove non si vede neanche una donna,  siamo nella zona della Indus Kohistan forse  la più integralista del Pakistan. La scorta qui sembra indispensabile. Anche non ci adeguiamo e quando ci fermiano presso i villaggi indossiamo subito i pantaloni lunghi ed una camicia.
 
08/08/2014 Chilas: Oggi avremmo dovuto percorrere solo una  sessantina di chilometri ma giunti a Shatial la polizia ci invita a  proseguire perché non vi sono strutture che ci vogliono ospitare e non  possiamo piantare la tenda, così dobbiamo fare altri 60  km sino a Chilas. Oggi aggiungiamo il record di 53 gradi, sino a quando  si pedala sono sopportabili ma guai fermarsi é un suicidio! La giornata  si rallegra con la rottura di un raggio, anche il tandem subisce gli  effetti di una temperatura estrema. In serata  entriamo nella regione di Gilgit e la polizia finalmente cui lascia  soli....oggi é stata dura sia per noi che per il mezzo, siamo ancora più  umili ed incerti sulla riuscita del nostro Viaggio....
 
09/08/2014 Raikot Bridge: Oggi sarà una giornata speciale perché dopo aver raggiunto il villaggio di Raikot lasceremo la bici per fare il trek di Fairy Meadow ovvero ammirare da vicino gli 8125 mt del Nanga Parbat.  Abbiamo appena il tempo di organizzare un piccolo bagaglio e subito veniamo caricati da una sgangherata jeep che in meno di due ore si arrampicherà sino a quota 2980 mt lungo una mulattiera che avrei timore di percorrere a pieni!
 

 
Finisce l'incubo e indossati gli zaini camminiamo per 3 ore sino a quota 3255 mt. Il Nanga Parbat si nega ma siamo fiduciosi. Cena in rifugio e per la prima volta dormiamo al fresco. Sveglia all'alba delle 04:30 ed ecco illuminarsi il Nanga in tutto il suo splendore. Le foto non si contano, che emozione...non sappiamo se ne pagheremo la fatica, ma certamente non potevamo ignorare questa opportunità. Veloce pranzo e poi via giù ripercorrendo una delle strade più terrificanti che abbia mai fatto. Sfiniti soddisfatti rifaccio i bagagli, domani si pedala.
 
Franzosi Massimo