:: Ciclocross, a Cerro Maggiore si è svolta la terza del "Ciclocross sotto le stelle"

23 giugno 2013

Esistono i miracoli per chi ha passione e voglia di fare, soprattutto quando ci sono di mezzo gli appassionati del ciclocross dell’Acsi, con loro tutto è possibile. Fra noi crossisti infatti c’è intesa, ci si capisce con uno sguardo e nel bisogno ci si ritrova a lavorare per il bene collettivo. A Cerro Maggiore (MI) per esempio, sede di tappa della terza prova del ciclocross sotto le stelle, una decina di rapaci operai si sono trovati alle 15.00 nel bellissimo centro sportivo Palacea che l’attenta amministrazione comunale guidata dal Sindaco Antonio Lazzati ci concede da anni a titolo gratuito, e in meno di due ore il bel percorso di circa due km era già fettucciato, gli ostacoli posizionati e i gonfiabili alloggiati, poi, tutti a gustarsi una birretta fresca in attesa degli attori protagonisti che arrivavano alla spicciolata con l’unica idea fissa come un Dogma in testa: divertirsi!

 

E divertimento è stato, specialmente nei giovanissimi primavera dove ha vinto chi doveva vincere: Michele Gelli, per forza, stazza, testa e gambe, ma anche Robertino Sartore è stato bravissimo ad inseguire in solitaria per giungere secondo, ma che spettacolo hanno offerto Jacopo Barbotti e Nicolo’ Tumiati che hanno infiammato il pubblico, il quale  ha gradito con applausi sempre più convinti fino alla fine dove sono arrivati insieme, stremati, incollati fino all’ultima curva per poi abbracciarsi sfiniti e finire immortalati sul nostro libro delle figurine e nelle digitali dei nostri fotoreporter. Grande  lezione  di sportività!

 

Ancora un appuntamento con la vittoria per la furia rossa Graziano Bonalda, il senior di Tradate s’è esibito in un’altra bella cavalcata vincente e solo Marchino Colombo ha cercato, finchè ha potuto, di contrastarne la sua marcia, ma anche oggi Bonalda ha saputo mantenere la “barra dritta” puntata sul traguardo griffato Palzola, sotto al quale il figlioletto impazziva di gioia. Bene anche Isacco Colombo, Mauro Garampazzi e Fabio Marchisotti. Il gemello diverso di Bonalda invece, il veterano Alessandro Monetta, causa anche una brutta caduta di Claudio Pivotto che si trovava in fuga con lui, oltre che con i f.lli Borini, Longoni G. Luca, ed Edoardo Romanò, ha vinto la gara col brivido e non ha nemmeno gioito per la rovinosa caduta dell’amico al quale vanno gli auguri di una pronta ripresa.

 

Ha cercato l’altro Pivotto, il talentuoso e pluridecorato Gianluca, “pèdigrèe” purissimo, a ridare il sorriso a mamma Lina vincendo la gara  alla sua maniera su un ottimo Paolo Bravini e un attardato Manuel Ballini sempre intento a litigare con la catena, ed è la terza volta che la perde nel telaio, quindi le cose sono due: o registri bene il fine corsa del cambio, o cambi il meccanico. Non finisce più di stupire il vecchietto “B” terribile di Vercelli Matteo Petrucci che anticipa di una manciata di secondi un mastino napoletano come Antonio Garbo, perennemente alle prese con i suoi rapportoni che se alleggeriti di almeno tre denti gli consentirebbero di rilanciare con più facilità, non metterebbe in croce le gambe e magari se la giocherebbe col capitano dei F.lli Oliva, visto che anche oggi il divario era sempre di 15 secondi.

 

Di Marconi sappiamo che ha inventato la telegrafia senza fili, ora ne conosciamo un altro nuovo di zecca per il fuoristrada, si tratta di Antonio che non ha inventato nulla ma ha telegrafato con eleganza ai diretti avversari, Aldo Allegranza, Danilo Magosso e Gaetano Sartor, dicendo che è stufo della strada e che si sta innamorando del nostro mondo ciclocrossistico per il suo carico sportivo e umano. Se lo dice lui! Serata da ricordare anche per due duri e puri come i gentleman Roberto Slanzi e Roberto Stagnoli che stanno insieme dall’inizio alla fine. Nei loro cannoni c’è lo stesso quantitativo di polvere, entrambi  esplosivi e fisici, una gara la loro, di grande sostanza e personalità che si conclude in una lunga volata che premia l’imbianchino di Rescaldina.

 

Cinque le donne in gara, una più bella e fascinosa dell’’altra e tutte amanti delle belle emozioni e francamente non ci interessa più di tanto far sapere che ha vinto Barbara Fanchini, tanto vince sempre lei, ci piace di più rimarcare che sono tutte amiche, che ci seguono facendo sacrifici, che hanno preparato un bussolotto dove chiunque ci butta dentro le monetine  che pesano nelle tasche vuote e che all’ultima tappa l’apriranno, conteranno il contenuto e una volta sommatolo alle offerte dei rapaci e a quelle dei comitati che credono in noi, verranno utilizzate da Samantha Profumo, giunta seconda, per le quattro adozioni a distanza che portiamo avanti da anni e forse una quinta. Per la cronaca le altre classificate sono Sabrina Bellatti, Cris Cortinosis e Silvia Bertocco.