Mosca (Russia) - Dal 2004 la Germania era scomparsa dalla scena europea, in Polonia Manuel Fumic in quell'anno aveva vinto il titolo continentale Under 23 e nonostante nel 2008 la Junior Mona Eiberweieser avesse timidamente riportato i tedeschi di nuovo nell'olimpo europeo, l'orizzonte era grigio.   In un'edizione grigia, infangata, bagnata dalla pioggia dei Campionati Europei è tornato a suonare l'inno tedesco, Moritz Milatz del team BMC Racing è diventato Campione d'Europa nel cross country dopo una dura lotta con Sergio Mantecon Gutierrez.
 avesse timidamente riportato i tedeschi di nuovo nell'olimpo europeo, l'orizzonte era grigio.   In un'edizione grigia, infangata, bagnata dalla pioggia dei Campionati Europei è tornato a suonare l'inno tedesco, Moritz Milatz del team BMC Racing è diventato Campione d'Europa nel cross country dopo una dura lotta con Sergio Mantecon Gutierrez.   
Lo spagnolo nelle condizioni estreme del circuito moscovita oggi era il migliore, sorprendentemente ha preso il comando nel primo giro e nei tratti da fare a piedi è apparso irresistibile, per tutti, ma non per Milatz che nel secondo giro gli è tornato davanti allontanandosi di una ventina di secondi, Naef intanto si installava in terza posizione a più di un minuto, seguito dal campione uscente, Jaroslav Kulhavy e Julien Absalon.  Al quarto giro Mantecon si riportava su Milatz, con due giri ancora da fare la corsa si riapriva e arrivava l'atteso attacco di Mantecon che iniziava l'ultimo con una quindicina di secondi sul tedesco, Naef, sempre terzo, seguiva a più di un minuto, Absalon, quarto, a più di due minuti, Kulhavy, Rudi Van Houts, Emil Lindgren, Mathias Flukiger, Sven Nys e Carlos Coloma completavano la top ten.
Nel sesto e ultimo giro Milatz sembrava non avere più problemi, tuttavia Mantecon non era ancora domo, si è riavvicinato al tedesco è ha preso l'iniziativa, perdendo con onore lo sprint con Milatz che vinceva il primo titolo Elite per la Germania.  Bronzo per Ralph Naef.
 
Primo degli italiani Tony Longo che ha concluso la sua prova al quattordicesimo posto, cedendo solo nel finale dopo essere stato anche in sesta posizione (su twitter scrive..poi il cambio mi ha abbandonato), subito alle sue spalle hanno concluso Andrea Tiberi quindicesimo, Franz Hofer ventitreesimo e leggermente più attardati Michele Casagrande ventiseiesimo e Umberto Corti trentaduesimo.
 
“Oggi è stata davvero una giornata difficile” commenta il direttore tecnico Hubert Pallhuber
. “La pioggia e il fondo di gara hanno messo a dura prova tutti gli atleti uomini e donne. Purtroppo oggi è mancato il risultato però gli azzurri hanno comunque onorato la corsa con impegno. Non dimentichiamoci dei bei risultati che ci hanno fatto sorridere nei giorni scorsi. Rientriamo da Mosca con un oro nella prova a squadre costruito con il lavoro e l’impegno di atleti tutti molto giovani; poi c’è stato il bronzo di Braidot tra gli under23 e la medaglia d’argento sfumata per pochissimo dello junior Bertolini. Tra le donne è mancata la medaglia ma anche le azzurrine hanno fatto vedere cose buone. Questi sono tutti giovani che rappresentano il futuro della nazionale e che da qui ai prossimi anni possono regalare grandi soddisfazioni a se stessi e all’Italia.” UEC European Championships - Ordine d'arrivo Men Elite   1. Moritz Milatz (Germania) in 1 ora 53' 42", 2. Sergio Mantecon Gutierrez (Spagna) a 0' 01", 3. Ralph Naef (Svizzera) a 0' 21", 4. Julien Absalon (Francia) a 2' 56", 5. Jaroslav Kulhavy (Repubblica Ceca) a 4' 11", 6. Rudi Van Houts (Olanda) a 5' 03", 7. Carlos Coloma (Spagna) a 5' 23", 8. Mathias Fluckiger (Svizzera) a 6' 05", 9. Emil Lindgren (Svezia) a 6' 20", 10. Sven Nys (Belgio) a 7' 20" ..... 14. Tony Longo (Italia) a 10' 03", 15. Andrea Tiberi (Italia) a 11' 06", 23. Franz Hofer (Italia) a 16' 35", 26. Michele Casagrande (Italia) a 1 giro, 32. Umberto Corti (Italia) a 2 giri
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GUNN-RITA DAHLE ZARINA DI RUSSIA.  A MOSCA VINCE IL SUO SESTO TITOLO EUROPEO
In condizioni estreme, sotto la pioggia incessante, Gunn-Rita Dahle ha vinto il suo sesto titolo europeo, il più difficile della sua carriera. Argento per Esther Suss e bronzo per Sabine Spitz. Eva Lechner dodicesima.
Si era rivista nei suoi vecchi fasti già a La Bresse nella quarta manche della World Cup, un mese dopo 
Gunn-Rita Dahle ha dato a tutte le avversarie una lezione di classe vincendo per il  secondo anno consecutivo il titolo europeo, il sesto in carriera.  Nel  secondo dei cinque giri, la campionessa norvegese si è fatta sempre più  lontana dal trio composto da Irina Kalentieva, Esther Suss e Sabine  Spitz che la inseguiva e ha tagliato il traguardo con più di vantaggio  su una sorprendente Esther Suss che è stata per tutta la gara in lotta  con la Spitz per l'argento.  La campionessa olimpica, più forte in  salita della Suss, ha costretto la svizzera a colmare il divario in  discesa, ma nelle fasi finali è rimasta senza freni e senza possibilità  di difendere la medaglia d'argento.
 
Le condizioni difficili in cui si è corso hanno certamente  rimescolato le carte e costretto alcune delle atlete più attese a  limitare i danni, ne sà qualcosa la vice campionessa 2011 Maja  Wloszczowska che dopo essere stata nel gruppo delle inseguitrici nel  primo giro si è ritrovata in quinta posizione, finendo la sua agonia in  settima, preceduta anche dalla connazionale Aleksandra Dawidowicz.   Delusione anche per Irina Kalentieva che nutriva parecchie ambizioni per  questi europei in casa sua, dopo un paio di cadute la russa ha concluso  solo al nono posto.  Dodicesima con un gap di 7' 19" Eva Lechner dopo  una gara senza sussulti, undicesima nel primo giro, l'altoatesina della  Colnago nel secondo ha perso una posizione, superata dalla polacca Anna  Szafraniec e lì è rimasta.
 
UEC European Championships - Ordine d'arrivo Women Elite
1.  Gun-Rita Dahle (Norvegia) in 1 ora 37' 26", 2. Esther Suss (Svizzera) a  1' 11", 3. Sabine Spitz (Germania) a 1' 12", 4. Tereza Hurikova  (Repubblica Ceca) a 2' 32", 5. Katrin Leumann (Svizzera) a 4' 24", 6.  Aleksandra Dawidowicz (Polonia) a 4' 30", 7. Maja Wloszczowska (Polonia)  a 4' 31", 8. Elisabeth Osl (Austria) a 5' 07", 9. Irina Kalentieva  (Russia) a 5' 46", 10. Blaza Klemencic (Slovenia) a 6' 41", 11. Anna  Szafraniec (Polonia) a 6' 59", 12.  Eva Lechner (Italia) a 7' 19"