E' il 22 aprile 2012 e ci troviamo ad Ospedaletti (IM), piccola cittadina  ligure rinomata per la floricoltura e per il clima mite ed uniforme che  richiama turisti in ogni periodo dell'anno. Siamo qui per la terza prova di Coppa Liguria MTB, la Ospedaletti MTB Classic, gran fondo organizzata dal Team Bicisport Giant. La gara è inserita anche nel calendario del neonato MTB Tour Appennino e  dà punteggio per la Top biker Ligure, speciale classifica di categoria e  di società comprendente tutte le gare regionali liguri (xc e gf)  gestita da Federciclismo Liguria.

 
Tutte le operazioni preliminari si sono svolte presso la ex stazione  ferroviaria ed il via è stato dato dalla pista ciclabile recuperata dal  sedime della ex linea ferroviaria. Con i suoi  24 chilometri, di cui 22  già fruibili, la pista ciclabile del Ponente ligure, che unisce San  Lorenzo ad Ospedaletti,  è, a detta di molti, la più bella d'Europa  perchè si snoda tutta a ridosso del mare, tra fiori, agavi, piante  aromatiche e macchia mediterranea.
 
Ma veniamo alla gara: partenza regolare alle ore 10:00 con cielo sereno e  15° di temperatura. Fortunatamente poco prima del via il forte vento  che ha flagellato la costiera ligure tutta la notte, si è calmato. Molti degli oltre 200 bikers che sono giunti ad Ospedaletti erano consapevoli di dover affrontare un percorso impegnativo.
 
Lasciato il lungomare, gli atleti si sono trovati ad aapprocciare una  lunga salita , in parte su asfalto e in parte su due nuovi sentieri  sterrati aperti proprio per questa gara, che li ha condotti al primo GPM  in località Marzocco, dove è allestito il  ristoro. Praticamente dal  mare alla montagna, da zero a 800 metri di altitudine in 9 chilometri.  Dal GPM  è  iniziato l'anello che si snoda in quota  tra gli 800 ed i  1000 mt (alla quota massima, dopo 19 km di gara è stato posto il secondo  GPM) e che ha portato i partecipanti alla gara a percorrere sentieri  spettacolari come "Acque nere" e "Saline Nord" nel Parco Naturale San  Romolo - Monte Bignone. Nei tratti esposti il fondo era asciutto mentre  nei boschi il vento non aveva ancora asciugato completamente il terreno  bagnato dalle recenti piogge.

 
Al termine dell'anello tutti sono tornati a passare in località Marzocco  e da lì sono ridiscesi ad Ospedaletti ripercorrendo in senso contrario i  9 KM della prima salita. Tra gli atleti partecipanti a questa quarta edizione della G.F., anche  due dei  vincitori delle passate edizioni: Mirko Celestino (2010) e  Sandra Klomp vincitrice al femminile senza avversari nelle edizioni 2010  e 2011.
 
Già dopo le prime battute di gara è iniziata la fuga di Marco Zappa (WR  Compositi) e di Mirko Celestino (Avion Axevo). Quest'ultimo riesce a  superare l'avversario durante la prima discesa e diventa imprendibile  tagliando il traguardo dopo 2h 13m e 56s di gara con il un vantaggio  abissale di 7 minuti e 32 sec su Michele Piras (Team Marchisio Bici). A  completare il podio è l'under23 Marco Rebagliati (Giant Italia).

 
Nella gara in rosa si riconferma ancora una volta la straordinaria  Sandra Klomp (KTM Stihl Torrevilla), che fa il tris. 2° e 3° piazza del  podio per Angela Agazzone e Maura Mecca.
 
 Queste le parole di Mirko Celestino a cui abbiamo chiesto il resoconto  della sua gara e quali sono i suoi prossimi impegni: "Siamo partiti  abbastanza tranquilli, poi Zappa ha fatto l'andatura in salita e mi ha  messo subito un po' in difficoltà. Poi sono riuscito pian piano a  recuperare a abbiamo scollinato assieme sulla prima salita. Sapendo il  suo punto debole l'ho subito messo in difficoltà in discesa e da lì sono  rimasto da solo. La gara mi è piaciuta, bella tecnica e dura, a parte  la salita, dove fanno fatica tutti, poi qua bisogna saper guidare,  altrimenti passa la voglia sia a salire che a scendere. I prossimi appuntamenti che mi tengono impegnato solo la GF del Durello,  domenica prossima, poi la GF Serrabike, la Sellaronda a fine giugno e  subito dopo il Campionato Italiano."

 
 La manifestazione si conclude con le premiazioni e con il saluto di  Marco Tempo, organizzatore della gara, che per il prossimo anno promette  un percorso meno duro. Da segnalare comunque che il tracciato, seppur duro, è stato apprezzato da tutti.
