Team Trek-Selle San Marco subito a podio alla Cape Epic e nei top ten alla South Garda Bike

Repetita iuvant. Nel prologo della Cape Epic il Team Trek-Selle San Marco bissa il terzo posto ottenuto all'esordio un anno fa, ponendo la propria candidatura ad un ruolo da protagonista anche nell'edizione 2017 della massacrante competizione a tappe per coppie, la più prestigiosa nel panorama internazionale della mountain bike.

 


Nel 2016 erano stati Samuele Porro e Damiano Ferraro a salire sul podio nella breve frazione inaugurale disputata tra gli sterrati del Meerendal Wine Estate, piazzamento che si rivelò poi di buon auspicio per il medesimo risultato conseguito una settimana più tardi nella classifica finale; oggi è toccato allo stesso Porro e al campione nazionale russo Alexey Medvedev esordire brillantemente in Sudafrica.


I due sono giunti staccati di soli 7 secondi dalla coppia composta dal campione olimpico e iridato Nino Schurter e da Matthias Stirnemann e di 1'43" dai vincitori Fumic-Avancini. Tredicesimo posto per la seconda coppia del team neroaranciofluo, composta da Ferraro e Fabian Rabesteiner, rallentati in avvio da un problema meccanico e arrivati sul traguardo a 5'00" dai leader.

 


"Le gambe ci sono e questa è la cosa più importante - ha detto Ferraro nel dopocorsa -. Abbiamo pagato il gran caldo e Fabian, soprattutto, ne ha sofferto. Nel finale abbiamo mollato un po', pensando a gestire le energie in funzione delle prossime giornate".
Domani è in programma la prima tappa, con partenza e arrivo alla Hermanus High School: 101 chilometri e 2.300 metri di dislivello, con gran parte delle difficoltà altimetriche distribuite nei primi due terzi della frazione.

 



In mattinata sono giunti buoni piazzamenti anche dagli atleti più giovani del team, impegnati nel percorso lungo (60 chilometri) della South Garda Bike. Decimo Gioele Di Cosmo, a ridosso dei top ten (12°) Marco Tecchio e 34° Mattia Faglia, penalizzato da una disavventura poco prima del via.

 

 

"Sono davvero contento della mia prestazione - è il parere di Di Cosmo -. Ho poca esperienza nelle gare lunghe e probabilmente non mi aspettavo di arrivare a ridosso del gruppo di testa. Mi auguro di continuare a migliorare il mio rendimento e di imparare ancora dai compagni più esperti". "La gara è stata molto veloce ed ho patito un po' la partenza a ritmi elevati - ha replicato un comunque soddisfatto Tecchio -. La condizione è in crescita, non resta che insistere". "Purtroppo sulla griglia di partenza mi sono accorto che una ruota aveva perduto pressione - confessa invece Faglia - e dopo qualche chilometro sono stato costretto a fermarmi per mettere il fast. In gara ho avvertito buone sensazioni ma con queste velocità rimontare era difficile".

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