Il mondiale marathon al portoghese Ferreira e alla svizzera Neff

Tiago Ferreira va a vincere davanti a Alban Lakata e Kristian Hynek. Sfortunato Leo Paez, nel finale. Migliore dei ragazzi Samuele Porro (5à). Stesso piazzamente per Mara Fumagalli che ha preceduto Valentina Frasisti.

Il Campionato del mondo marathon di mountain bike è stati ospitato oggi per la terza volta dalla Francia, a Laissac, un paesino ubicato nel dipartimento di Aveyron nella regione dei Midi - Pirenei. E' stato il percorso "mondiale" della Roc Laissagais, ad assegnare le maglie irididate 2016.

 

Che questa corsa è amata da Tiago Ferreira, lo si era capito già l'anno scorso quando il lusitano del team Protek, la squadra di Andrea Marconi, vinse davanti a Porro. Oggi ha concesso il bis che gli ha permesso di regalare al Portogallo, per la prima volta nella storia, la maglia di campione del mondo marathon. Ha preceduto i due Topeak Ergon, l'austriaco Alban Lakata (campione nel 2015) e il ceco Kristian Hynek. Ma la Francia porta bene anche al team Protek perchè proprio al di là delle Alpi, la squadra marchigiana vinse nel 2012 con il greco Periklis Ilias.

 

Mondiale Marathon Laissac 2016. Il podio maschile

 

Quinto e primo degli azzurri Samuele Porro, seguito da Alexey Medvedev.

 

Tiago Ferreira mondiale marathon laissac

 

Tra le donne maglia iridata a Jolanda Neff che non solo va forse nel cross country e su strada, ma oggi in una delle sue rare ed uniche apparizioni in una marathon, è andata subito a bersaglio regalando l'oro alla Svizzera. Alle sua spalle la britannica Sally Bigham e la francese Sabrina Enaux. Grande gara delle azzurre, quinta la comasca Mara Fumagalli, giusta al traguardo con un distacco di 8' 52'' e dietro di lei la varesina Valentina Frasisti (+ 13' 12''). Entrambe sono rimaste in sella per più di quattro ore. Non c'era la campionessa in carica, la norvegese Gunn Rita Dahle, concentrata sulle olimpiadi.

 

IL PERCORSO

 

Questa mattina le prime a partire, alle 8:20, sono state le donne che hanno corso sulla distanza di 70 km (2.350 mt dislivello) mentre gli uomini sono scattati alle 8:45, per loro invece i km erano 90 con un dislivello altimetrico di 3.130 metri. Il percorso non presentava grandi salite, ma continui sali scendi, come un cross country ma dalla lunghezza infinita.

 

LA GARA FEMMINILE

 

E' partita come un missile la Neff seguita a mezzo minuto dalla danese Langvad che però poi ha perso molte posizioni forse a causa di una foratura. Dopo poco meno di un'ora e venti di gara, alla seconda zona assistenza, la bionda rossocrociata aveva già un vantaggio abissale, quantificato in 1' 47'' su un terzetto composto dalla britannica Bigham e due padroni di casa le francesi Enaux e Marcouyre. In sesta posizione passava la prima maglia azzurra, quella della Fumagalli, dietro di lei ma più staccata c'era l'austriaca Kollmann (Trek Selle San Marco). La seconda azzurra, la Frasisti chiudeva la top ten. Nella seconda ora, il terzetto delle inseguitrici ha perso la Marcouyre che al passaggio, alla Feed Zone 6, si è trovata con a ruota la svizzera Kleinhans e la nostra Fumagalli. 

 

Mara Fumagalli al mondiale marathon di Laissac

Mara Fumagalli in sella alla sua KTM Myroon Boost

 

 

La terza ora, ha fatto un'ulteriore scrematura e ha stabilito i veri valori in campo. Jolanda Neff è andata a trionfare chiudendo i 70 km in 3 ore 56' 57'', seconda è arrivata la britannica Sally Bigham (Topeak Ergon) una grandissima specialista delle marathon, lo si è visto nella seconda parte di gara, quando è riuscita a staccare tutte le sue compagne di fuga chiudendo a 2' 34'' dalla vincitrice.

 

Mondiale Marathon Laissac - Podio femminile

Il podio rosa Bigham, Neff, Enaux (Photo M. Mondini)

 

 

Meritatamente terza la francese Sabrina Enaux a 5' 33''. Quarta a 7' 06'' la rossocrociata Ariane Kleinhans che ha preceduto le nostre due azzurre Mara Fumagalli e Valentina Frasisti che nel finale ha guadagnato diverse posizioni.

 

Mara Fumagalli a Laissac

 

LA GARA MASCHILE

Come detto non era certo il percorso della Hero, quello sul quale si è corso oggi il mondiale. Pronti via e c'è stata una prima fuga di un gruppetto di nove atleti, tra i quali si scorgevano le maglie azzurre di Longo e Mensi e c'era anche Paez (Colombia). Il campione del mondo in carica Lakata era già staccato di mezzo minuto ed passava insieme a Porro.

 

Nel gruppo dei fuggitivi il ritmo era elevatissimo, infatti poco dopo, davanti sono rimasti solo Kulhavy, Hynek (CZE), Ferreira (POR), Paez (COL) e l'americano Grotts. Mensi e Longo si sono ritrovati nel secondo gruppetto. Verso la decima posizione c'erano sempre Porro ma anche Lakata, i due sapevano che la gara era appena iniziata e che alla lunga, si sarebbero sentiti i chilometri nelle gambe e sarebbero emersi i migliori.

 

Mondiale Marathon Laissac - Il gruppo al comando

 

A metà gara, era cambiato poco, sempre cinque al comando, seguiti da Longo affiancato dall'austriaco Geismayr e dallo svizzero Fanger. (Non c'era Mensi che ha avuto problemi al cambio). Non molto lontani si avvicinavano minacciosi: Porro, Pettinà, Lakata e Medvedev.

 

La terza ora di gara cominciava ad emettere i primi verdetti, dal quintetto di testa spariva Kulhavy e chi aveva speso troppe energie, aveva il "motore" che iniziava ad andare fuori giri. Chi era andato con il proprio passo senza forzare iniziava a vedere i frutti della propria tattica di gara. Dietro ai quattro che si giocavano il podio, a quasi tre minuti passavano Lakata, Medvedev e Fanger mentre Porro era decimo leggermente staccato. 

 

TIAGO FERREIRA CAMPIONE DEL MONDO MARATHON

Tiago Ferreira vince il mondiale (photo UCI)

 

 

Nell'ora finale, come previsto, sulla distanza sono emersi quelli che avevano più fondo e si è visto che in alcuni casi, il fuoco era stato di paglia, perchè si è spento subito.  Paez e Ferreira hanno forzato il ritmo, Hynek si è così staccato mentre Grotts che aveva sorpreso tutti è andato "fuori giri". Lakata come un vecchio leone indomabile ha iniziato a sentire l'odore del traguardo e all'ultima Feed Zone era quarto a 1' 22'' ed ha iniziato a pensare che forse il podio non era poi così lontano. Dopo oltre due minuti passava un gruppetto guidato da Medvedev, dopo pochi attimi passava la prima maglia azzurra quella di Porro che era ottavo.

 

Gli ultimi corti ma duri strappi decidevano il mondiale, Tiago Ferreira andava a vincere in 4 ore 1' 57'' e quel vecchio leone di Alban Lakata è riuscito a passare prima Hynek e poi Paez ed è arrivato soli 19 secondi dal portoghese. Peccato per lui che la gara era lunga solo 90km.

 

Leonardo Paez

Leonardo Paez con a ruota Kulhavy e Grotts (photo M. Mondini)

 

Cosa è successo a Leo Paez? Quando era davanti e doveva pensare solo a pedalare, gli è successo quello che non dovrebbe mai succedere. E' arrivato al traguardo con il ginocchio insanguinato e con in mano 3/4 di manubrio.  Era tranciato nella parte finale destra quindi con inibito l'uso del cambio e con il solo freno posteriore a disposizione. E' riuscito lo stesso ad arrivare al traguardo in quarta posizione.

 

Samuele Porro e Alexey Medvedev al mondiale marathon

 

Bravo Samuele Porro che nel finale è riuscito a risalire fino alla quinta posizione, seguito a ruota da Medvedev (foto M. Mondini). Nella top ten sono arrivate al tre maglie azzurre: 14° Cattaneo, 19° Rabensteiner e 20° Ragnoli.

 

ORDINE D'ARRIVO MASCHILE UFFICIOSO

 

1. Ferreira Tiago Jorge Oliveira (Portogallo) 4:01:57 
2. Lakata Alban (Austria) +19 
3. Hynek Kristian (Repubblica Ceca) +56 
4. Paez Leon Hector Leonardo (Colombia) +1:11 
5. Porro Samuele (Italia) +2:43 
6. Medvedev Alexey (Russia) +2:44 
7. Geismayr Daniel (Austria) +3:16 
8. Kass Jochen (Germania) +3:43 
9. Grotts Howard (USA) +4:27 
10. Kaufmann Marcus (Germania) +4:57 

Gli italiani e gli stranieri che corrono nelle nostre squadre:

 

14. Cattaneo Johnny (Italia) +5:59 
17. Paulissen Roel (Belgio) +10:31 
19. Rabensteiner Fabian (Italia) +11:00 
20. Ragnoli Juri (Italia) +11:24 
21. Salerno Cristiano (Italia) +11:24 
22. Tempier Stephane (Francia) +11:30 
27. Alvarez Gutierrez Ivan (Spagna) +14:08 
28. Longo Tony (Italia) +14:17 
30. Cominelli Cristian (Italia) +15:37 
33. Arias Cuervo Diego Alfonso (Colombia) +16:21 

40. Nicholas Pettinà (Italia) +18' 43''

44. Longa Mattia (Italia) +20' 24''

 

 

Fabian Rabeinsteier a Laissac -

 

Fabian Rabensteiner (photo M. Mondini)

 

ORDINE D'ARRIVO FEMMINILE

1. Jolanda Neff (Svizzera) 3:56:57

2. Sally Bigham (Gran Bretagna) +2' 34''

3. Sabrina Enaux (Francia) + 5' 33''

4. Ariane Kleinhans (Svizzera) + 7' 06''

5. Mara Fumagalli (Italia) + 8' 52''

6. Valentina Frasisti (Italia) +13' 12''

7. Helene Marcouyre (Francia) + 14' 10''

8. Christina Kollmann (Austria) + 15' 30''

9. Annika Langvad (Danimarca) + 15' 20''

10. Nathalie Schneitter (Svizzera) + 17' 59''

 

17. Katazina Sosna (Lituania) + 27' 28''

 

 

 

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