La Cape Epic 2017 è di Nino Schurter e Matthias Stirnemann. Nino entra nella leggenda!

Leonardo Paez vede sfumare il podio proprio nell'ultima tappa, il suo compagno Knox oggi non aveva la gamba. Bravi i Trek Selle San Marco 2 che chiudono in crescendo, oggi secondi.

Paarl (Sudafrica): L'edizione 2017 della gara a tappe più dura del mondo, la Cape Epic, iniziata domenica scorsa da Meerendal, si è conclusa oggi dopo 651 km, a Val de Vie, località nota per i suoi campi da Polo. E' una corsa vinta quasi sempre da top rider di lingua germanica e quest'anno è stata confermata la tradizione.

 

Cape Epic

 

NINO SCHURTER ENTRA NELLA LEGGENDA

 

Dopo aver attaccato mercoledì e conquistato la maglia gialla venerdì, lo Scott-SRAM Racing team è la squadra vincitrice.

 

 

A salire sul podio più alto sono due rossocrociati, l'asso pigliatutto Nino Schurter e il 26enne Matthias Stirnemann, arrivato quest'anno in casa Scott. "Nino", che il 13 maggio compirà 31 anni, entra così nella leggenda della mountain bike, avendo già vinto tutto nel cross country, ora può portare nella sua bacheca un nuovo e prestigiosissimo Trofeo, quello della Cape Epic, la corsa che tutti vorrebbero vincere.

 

Cape Epic Nino Schurter e Matthias Stirnemann

 

La preparazione della corsa è stata meticolosa dal momento che gli Scott-SRAM sono venuti ad allenarsi proprio in Sudafrica (non solo loro per la verità). Matthias Stirnmann: "E' incredibile, semplicemente fantastico. Davvero non riesco a crederci. Penso di aver bisogno di andare a casa e prendermi un pò di tempo prima di rendermi conto di ciò che questo successo significa per me. Giorno dopo giorno mi sono sentito sempre meglio, poi da quando abbiamo iniziato ad indossare la maglia giallo, con a fianco Nino, mi sono sentito anche forte."

 

Nino Schurter

 

Nino: "I programmi prevedevano una vittoria nel 2018, ma abbiamo raggiunto il target con un anno di anticipo! Vincere le Olimpiadi, poi venire in Sud Africa e vincere la Cape Epic, è bellissimo. Pensavo che il prossimo anno sarebbe stato il nostro anno. Che dire siamo arrivati al successo prima del previsto. Onestamente devo dire che per vincere la Cape Epic bisogna avere anche una forte squadra di supporto che noi avevamo. Credo che abbiamo cambiato la storia della Cape Epic, insieme a Manuel Fumic e Henrique Avancini, abbiamo dimostrato che i top rider del cross country possono dominare anche una gara a tappe."

 

Cape Epic festa finale

SAUSER, SFUMA IL SOGNO DEL QUINTO SUCCESSO A DUE PASSI DAI 41 ANNI

 

I secondi sono sempre delusi, ma quando parliamo di Christoph Sauser, che il 13 aprile compirà 41 anni, la delusione è doppia ed amarissima come il cioccolato puro fondente al 100%. Lui che quì aveva già vinto per ben quattro volte (2011/12/13/15), si era messo sotto ad allenarsi con intensità con un obiettivo ben preciso, vincere la quinta Cape Epic e restere l'unico atleta con tanti successi. Invece resta con 4 vittorie, le stesse del tedesco Platt, vincitore l'anno scorso che quest'anno non è mai riuscito ad entrare in nessuna fuga, deludendo.

 

Christoph Sauser

 

Susi: "L'idea per oggi era quella di cercare di vincere la tappa, ma questa mattina la testa c'era non le gambe e senza quelle nel ciclismo non si va da nessuna parte. Questa settimana purtroppo agli Scott è andato tutto bene noi invece abbiamo forato diverse volte e io nel finale ho sentito la stanchezza". - Prosegue lo svizzero - "Credo che da quest'anno è cambiata la Cape Epic, fino all'anno scorso nella prima ora di gara si poteva stare tranquilli per poter prendere con calma il ritmo, invece ora la musica è cambiata. Full gas fin dai primi chilometri."

 

LEO PAEZ PERDE IL PODIO FINALE SUL PIU' BELLO

 

Grande delusione ed amarezza anche nel team Kansai Plascon, la squadra creata in Sudafrica per permettere al colombiano Leonardo Paez di correre insieme al sudafricano Max Knox. Dopo la grande gioia di sabato, quando la squadra era riuscita a conquistare la terza posizione assoluta, oggi c'era da controllare i quarti, ossia i Centurion Vaude, sui quali il vantaggio era ampio, per la precisione di 4' 35''. Come è andato oggi lo racconta il sudamericano in sella alla FRM del team Polimedical e con in testa il casco con aerografato un leone. "Purtroppo oggi Max non aveva la gamba, fin da subito ci siamo staccati e così è stata dura arrivare all'arrivo. Ora si guarda avanti." Alla fine della tappa sono arrivati 14esimi con un distacco di 6' e 24''.

 

Cape Epic leonardo paez

 

I due sono stati regolari per tutti gli otto giorni, alla fine probabilmente questo era il risultato giusto, visti i valori della coppia. Paez si è dimostrato più competitivo del sudafricano.

 

Cape Epic Leonardo Paez

 

In supporto avevano Mirko Pirazzoli e Alessandro Gambino che normalmente è un rider FRM ma che solo per questa corsa, ha pedalato su una Rocky Mountain, perchè era lui a dover assistere Knox in caso si problemi.

 

GRAND FINALE

 

Quella che oggi doveva essere una tappa tutto sommato tranquilla (85km con soli 1350 metri di dislivello) in realtà ha riservato grandi sorprese, come vi abbiamo già anticipato, quelli che erano partiti come terzi nella generale, Leonardo Paez e il sudafricano Max Knox sono saltati subito.  Ne hanno approfittato i Centurion Vaude (Rohrbach, Geismayer) che sono rimasti nel gruppo delle sette squadre (c'erano anche i Trek Selle San Marco 2) che controllava la corsa ed avevano tutto l'interesse a tenere alto il ritmo.

 

 

La Grand Finale che ha portato la corsa da Elgin a Val de Vie, si è decisa nell'ultima mezz'ora, quando il gruppo di testa si è spezzato in seguito all'accellerazione di Nino Schurter.

 

Cape Epic

 

Alla fine ad arrivare per primi oggi (2:57:14), e da soli, sono stati i due giovani ragazzi della Scott-SRAM (Young Guns) Andri FrischknechtMichiel Van der Heijden. Ricordiamo che avevano primeggiato anche nella tappa di giovedi quando la Scott aveva sferrato il primo attacco ai Cannondale. Bravissimi Damiano Ferraro e Fabian Rabensteiner (Trek nSelle San Marco 2) che in un crescendo continuo nelle ultime tre giornate, oggi sono riusciti ad arrivare secondi a soli 17 secondi. terzi Nino Schurter e Matthias Stirnemann, festeggiati per la maglia gialla che si porteranno a casa come ridordo per questa loro grande impresa.

 

IL BILANCIO FINALE DELLA PARTECIPAZIONE DEL TEAM TREK SELLE SAN MARCO

 

"Oggi stavamo bene entrambi - è il commento finale del "Capitano" Damiano Ferraro -. Abbiamo tenuto da subito un ritmo altissimo e siamo rimasti in sole sette coppie a guidare la corsa. Ai meno dieci abbiamo provato ad allungare in salita ma Schurter ha chiuso. Così c'è stata un'ulteriore scrematura, siamo rimasti in tre coppie con gli Scott e in vista dell'arrivo il duo più giovane ci ha relegato al secondo posto. Ma con tutto quello che abbiamo passato va bene anche così".

 

 

Facciamo un breve riepilogo su questa trasferta sudafricana del team Trek Selle San Marco, presente con due squadra. La formazione principale con Samuele Porro e Alexey Medvedev, e la squadra 2 con Ferraro e Rabensteiner. Partenza fantastica con il terzo posto nel Prologo di Porro e Medvedev. Poi dal secondo giorno è iniziato il calvario, un virus gastro-intestinale ha colpito 3 dei 4 atleti, che ne hanno risentito pesantemente. Mercoledì il ritiro di Porro, che in gara con il fisico debilitato cadeva, riportando una micro-frattura allo scafoide della mano sinistra.

 

Cape Epic trek Selle San Marco

 

Proseguivano Ferraro-Rabensteiner, con Damiano che è stato sempre in ottime condizioni, rispetto agli altri 3 compagni di squadra. Quando Rabensteiner ha iniziato a riprendersi, sono iniziati ad arrivare i risultati in un crescendo finale. Quinti venerdì, quarti sabato e secondi oggi nella tappa finale. 

 

IL VIDEO DELLA GIORNATA

 

 

CLASSICHE FINALI

Cape Epic podio finale

 

 

OPEN

 

1. SCOTT-SRAM MTB Racing 5-1 Nino Schurter (SVI) 5-2 Matthias Stirnemann (SVI) 26:35.06,5
2. Investec-Songo-Specialized 3-1 Christoph Sauser (SVI) 3-2 Jaroslav Kulhavy (CZE) 26:43.13,9 +8.07,4
3. Centurion Vaude 2 16-1 Nicola Rohrbach (SVI) 16-2 Daniel Geismayr (AUT) 26:54.41,3 +19.34,8
4. Kansai Plascon 7-1 Hector Leonardo Paez Leon (COL) 7-2 Max Knox (RSA) 26:55.39,2 +20.32,7
5. Cannondale Factory Racing XC 8-1 Manuel Fumic (GER) 8-2 Henrique Avancini (BRA) 27:04.57,0 +29.50,5
6. Scott-SRAM Young Guns 18-1 Michiel Van der Heijden (OLA) 18-2 Andri Frischknecht (SVI) 27:08.58,9 +33.52,4
7. PYGA Euro Steel 9-1 Philip Buys (RSA) 9-2 Matthys Beukes (RSA) 27:36.12,8 +1:01.06,3
8. Topeak Ergon Racing 4-1 Alban Lakata (AUT) 4-2 Kristian Hynek (CZE) 27:48.45,2 +1:13.38,7
9. Centurion Vaude 6-1 Jochen Kaess (GER) 6-2 Markus Kaufmann (GER) 27:52.40,6 +1:17.34,1
10. Claes - Carabin 24-1 Frans Claes (BEL) 24-2 Sebastien Carabin (BEL) 28:03.21,3 +1:28.14,8

 

 

24. Team Trek Selle San Marco B | 13-1 Damiano Ferraro 13-2 Fabian Rabensteiner 29:54:15

27. Team Kansai Plascon | 21-1 Mirko Pirazzoli | 21-2 Alessandro Gambino 30:50:15

38. Haibike Noxon | Daniele Fabbri | Damiano Tedeschi 33:05:15

 

Cape Epic podio finale mista

 

MISTA

 

1. Scott-Sram Nextlevel 70-1 Jenny Rissveds (SWE) 70-2 Thomas Frischknecht (SVI) 31:27.29,4
2. Joberg2C-Valencia 565-1 Grant Usher (RSA) 565-2 Amy Beth McDougall (RSA) 32:32.49,9 +1:05.20,5
3. RBI Tech - Mitas 71-1 Johan Labuschagne (RSA) 71-2 Catherine Williamson (GBR) 33:17.08,7 +1:49.39,3

 

FEMMINILE

 

1. Meerendal CBC 52-1 Esther Suss (SVI) 52-2 Jennie Stenerhag (SWE) 31:39.43,7
2. Hansgrohe Cadence OMX Pro 54-1 Mariske Strauss (RSA) 54-2 Annie Last (GBR) 32:15.03,0 +35.19,3
3. Ascendis Health 51-1 Sabine Spitz (GER) 51-2 Robyn de Groot (RSA) 32:26.46,0 +47.02,3

 

MASTER

 

1. BMC Absa Racing Team 63-1 Cadel Evans (AUS) 63-2 George Hincapie (USA) 29:28.57,5
2. Orbea Factory 35-1 Tomi Misser (SPA) 35-2 Ibon Zugasti (SPA) 29:34.18,8 +5.21,3
3. CST Sandd American Eagle 61-1 Bart Brentjens (NL) 61-2 Abraao Azevedo (BRA) 29:36.07,6 +7.10,1

 

 

Photo: Photo by Nick Muzik - Greg Beadle/Cape Epic/SPORTZPICS | Trek Selle San Marco Michele Mondini

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