Il Cannondale Factory Racing (CFR) ritorna in Sudafrica con il tedesco Manuel Fumic e i brasiliano Henrique Avancini che in sella alla Scalpel Si correranno ancora una volta insieme alla Cape Epic, che parte domenica 19 marzo e si concluderà dopo otto tappe (700 km e 15.000 metri di dislivello). "Mannie" che ieri ha corso sulla Montagnetta di San Siro, oggi è andato alla Malpensa per prendere il volo con direzione Cape Town.
L'anno scorso i due erano andati ad un passo dal podio, per fortuna non ce l'avevano fatta e la terza posizione come sappiamo, l'avevano poi mantenuta Porro e Ferraro. "Questa è la mia terza Cape Epic", afferma Fumic. "Abbiamo mancato il podio sempre di poco. Le ultime due volte avevamo un obiettivo chiaro da preparare per la stagione di Coppa del Mondo. Ma quest'anno è diverso. Cercheremo di salire sul podio della generale. Non è un compito facile, ma è qualcosa che voglio tentare." Gli fa eco il brasiliano: "Voglio vincere la Cape Epic almeno una volta nella mia carriera e sono consapevole della difficoltà. Cercheremo di puntare al podio questa volta, credo sia fattibile, ma tutto può accadere."
Per puntare alla vittoria finale, l'esperienza degli anni precedenti dice che è fondamentale avere una squadra B, visto che il regolamento vieta ogni assistenza esterna. I "Cannondale" non ce l'hanno la squadra di supporto, in compenso schierano un'organizzazione di altissimo profilo.
Fumic e Avancini saranno supportati da uno staff formato da ben 5 persone. Il team manager Daniel Hespeler, un allenatore, un fisioterapista, un meccanico e ..udite...udite uno chef.
"Si tratta della terza Cape Epic del team CFR, ma la seconda per questo duo di rider," afferma Daniel Hespeler, Team Manager di CFR. "Abbiamo accumulato molta esperienza alla Cape Epic e arriveremo preparati quest'anno.Il nostro obiettivo è salire sul podio della classifica generale, ma potete star certi che cercheremo di vincere anche una tappa. La vittoria dell'anno scorso al Grand Finale ci ha motivato parecchio. Puntiamo in alto, ma crediamo di essere realistici. Tutto può succedere durante la Cape Epic."
Photo: Michele Mondini