PROMENADO BIKE: CELESTINO ABDICA, E’ PALLHUBER IL NUOVO RE DI VINADIO

Entusiasmante gara a Vinadio dove Pallhuber coglie un’altra vittoria davanti al vincitore del 2011 Celestino e al compagno di squadra Porro. Grande prova della Gasparini tra le donne.

 

Vinadio (CN): Un Johann Pallhuber in forma smagliante non lascia scampo agli avversari alla Promenado Bike dei Forti Albertini di Vinadio, e coglie la seconda vittoria consecutiva dopo quella di domenica scorsa alla Rampignado. Mirko Celestino ha provato fino all'ultimo a contrastare il forte biker della Silmax Cannondale, ma alla fine ha dovuto abdicare (aveva vinto nel 2011) di fronte alla supremazia dell'avversario. "Sto attraversando un ottimo periodo di forma" racconta il raggiante Pallhuber a fine gara, "mi sono allenato bene a maggio, sottoponendomi a duri carichi di lavoro, e ora  finalmente sto raccogliendo i frutti della mia preparazione, che era stata programmata per aver un buon picco a giungno. Anche in settimana in allenamento sto sentendo delle ottime sensazioni, ora vediamo di sfruttare al meglio questo momento positivo".


Seconda puntata cuneese della trilogia di giugno che la Coppa Piemonte riserva nella "Provincia Granda", con la 7° edizione della Promenado dei Forti Albertini, quarta prova del circuito ottimamente organizzata dalla poliedrica associazione A.S.D. Valle Stura Sport.


Una granfondo divenuta ormai una classica del panorama piemontese, e che quest'anno ha allargato i suoi orizzonti entrando a far parte anche del circuito interregionale "Tour dal mare alle Alpi" in combinata con alcune granfondo liguri di inizio stagione.


Come di consueto, la Promenado ha premiato anche gli Alpini con il 1^ Trofeo  Interregionale A.N.A. Divisione Alpina Cuneense, 4° Trofeo Memorial Tenente Colonello al ruolo d'onore Assunto Bianco, riservato alla prima "penna nera" classificata sulla granfondo.



Anche quest'anno l'affluenza alla manifestazione è stata decisamente alta, con poco meno di 500 partenti, segnale che la manifestazione piace e che i bikers tornano volentieri nella splendida e unica cornice del Forte Albertino di Vinadio, cuore logistico della manifestazione al cui interno, nella piazza centrale e negli antichi stanzoni delimitati da spesse e fredde mura, sono state ricavate l'area iscrizioni, le cucine, sale pasta party, il bar e persino le docce.

Una fortezza con uno sviluppo di 1200 metri risalente al 1847, significativo esempio di architettura militare del XIX° secolo, fortemente voluta da Re Carlo Alberto e realizzata in 11 anni con l'impiego di 4000 persone. Le varianti apportate al percorso nel 2012 hanno permesso ai bikers di scoprire anche altre fortezze secondarie dell'antico sistema difensivo di Vinadio dando un'impronta ancora più storica alla manifestazione.


Nella granfondo di 45 km per 1500 metri di dislivello, la prima parte ha subito poche modifiche, con il solo taglio di una parte della salita principale che è terminata nei pressi di Bergemolo. Ritornati a Vinadio lungo il pianeggiante fondovalle, la granfondo ha proseguito in salita lunga una strada militare alla scoperta di altri due forti ottocenteschi: prima il Forte Sarziera (1320 mt) quindi il Forte Piroat (1420 mt) che nonostante anni di abbandono mantengono intatto il fascino di un passato da non dimenticare, quando si ergevano a guardia della media Valle Stura. Il ritorno al traguardo nel forte di Vinadio passa prima per un single track e per finire su un'agevole strada asfaltata.


E' stato apprezzato dai bikers il contesto in cui si pedalava sulla nuova ultima salita, tra boschi e panoramiche fortificazioni, che ha reso decisamente più dura la gara rispetto agli anni scorsi, mettendo in difficoltà molti atleti anche delle posizioni di testa.  Decisamente meno apprezzata l'anonima e forse un pochino pericolosa discesa finale, praticamente tutta su strada larga asfaltata, in cui si raggiungevano altissime velocità senza difficoltà tecniche.

 

Il fondo di gara si presentava in ottime condizioni, veloce e compatto, con poca polvere a seccare le catene, e pochissimo fango ad imbrattare cambi e telai. Il bellissimo cielo terso del mattino si è guastato dopo le 12, accompagnando con una fastidiosa pioggerellina la premiazione. La temperature tiepida ha comunque permesso ai bikers di pedalare in condizioni di comfort quasi ottimale.

 

 

La Gara: Il via alle 10 dalla piazza centrale del forte di Vinadio. Dopo il lancio affrontato a velocità controllata intorno e all'interno del forte, si inizia a spingere forte sui pedali nel fondovalle in direzione della prima ascesa di giornata. Dopo i primi strappi il primo colpo di scena: il giovane Mattia Penna dell'Infotre Lee Cougan, approfittando di un momento di studio dei big, riesce a guadagnare una quindicina di secondi su tutti su un ripido tratto su asfalto, ma la moto apripista lo guida per errore sul percorso della Mediofondo, annullando il suo tentativo.

 

I primi ripidi strappi e le successive tecniche discese scremano subito il gruppo dei migliori, e davanti rimangono in 5 ad affrontare la prima delle due salite principali di giornata, quella che porta a Bergemolo: sono Pallhuber, Porro e Schweiggl della Silmax Cannondale, Mirko Celestino dell'Axevo e il colombiano Botero Villegas della Giant Italia.

 

 

 


I cinque procedono in fila sulla lunga salita, ma si vedono raggiungere quasi in cima dall'instancabile Marco Zappa della WR Compositi, che riesce a colmare un gap di 30" accumulato nelle prime discese. Poco prima dello scollinamento di Bergemolo, Pallhuber decide di scremare ulteriormente il gruppo di testa forzando il ritmo. Il risultato è che Schweiggl, Botero e Zappa si staccano, e solo Celestino e Porro rimangono sulle sue ruote. In fondo alla discesa, prima del piano che riconduce a Vinadio, il trio di testa vanta 25" di vantaggio su Botero, 40" su Schweiggl, 1' minuto sullo sfortunato Zappa che si deve fermare per la rottura del canotto sella, 1'30" su Sarai .


Nonostante siano due portacolori della Silmax Cannondale in testa, è Celestino a prendersi in carico l'onere di tirare per il lungo piano che riporta a Vinadio, con il doppio obiettivo di staccare ulteriormente gli inseguitori e di sfiancare i due avversari. Il primo obiettivo viene centrato, il secondo no. All'attacco dell'ultima inedita salita per forte Sarziera, il tre battistrada hanno infatti un vantaggio di 1'30" sulla coppia Botero-Schweiggl, 2'30" su Sarai e oltre 4' minuti sulla coppia Reinaudo-Dorhmann. Ma oggi Pallhuber ha una marcia in più, e appena la strada torna ad impennare attacca deciso sui pedali, facendo subito il vuoto.

Celestino cerca di difendersi con le unghie, lasciando indietro a sua volta Porro, ma il ritmo di Pallhuber è troppo alto anche per lui. Dopo 1h58'21" il primo ad entrare nel forte di Vinadio è inesorabilmente Johann Pallhuber, anche oggi parso senza dubbio il più forte. Notevoli i distacchi inflitti ai compagni di fuga solo sull'ultima salita: 1'33" a Celestino e 3'15" a Porro, mentre mantiene la quarta posizione Botero Villegas, reduce da una settimana di raffreddore che lo ha leggermente debilitato, e con la testa già a domenica prossima dove in Svizzera tenterà di giocarsi il pass olimpico per la Colombia. Quinto Schweiggl a 6'32", quindi Dorhmann, Preden, Reinaudo e Barazzuol.



Di livello anche la gara femminile, con tre nomi di spicco al via. Si prevede di nuovo una lotta serrata tra Roberta Gasparini e Alessia Ghezzo, con la colombiana Laura Abril a fungere da terzo incomodo. Ma oggi la Gasparini sembra avere una marcia in più, o forse la Ghezzo una in meno... La portacolori del team Pedali di Marca prende subito la testa della granfondo, mentre la Ghezzo è costretta ad inseguire, tallonata a poco dalla Abril. All'imbocco dell'ultima salita la Gasparini ha un vantaggio rassicurante sulla Ghezzo, che incrementa ulteriormente in salita.

La pedalata della Ghezzo stranamente non sembra efficace, e viene superata anche dalla Abril. La Gasparini va quindi a vincere con un grande tempo, 2h23'31" che gli vale anche il 45° posto assoluto. Seconda la colombiana della Giant, ed ex campionessa del mondo juniores Laura Abril staccata di quasi 9' minuti, mentra terza giunge la sfortunata Alessia Ghezzo, che taglia il traguardo con la ruota anteriore praticamente inchiodata a causa di un malfunzionamente del freno a disco probabilmente già da inizio gara. Quarta Barbara Piralla, e quinta Piera Morando.

 

 

Nella mediofondo di 30 km vittoria  per Paolo Vigliani, mentre il Trofeo Alpini va ad Alessandro Rostagno. 

 

Il pacco gara è stato di alto livello e originale, con un paio di Copriscarpe invernali in Wintex come gadget principale, inserito in una ricca borsa comprendente anche thè e acqua "Sant'Anna", latte Valle Stura, tavoletta di cioccolata, croissant, sali minerali e schiacciatine. Nonché dal buono pasta party che ha permesso ad atleti e accompagnatori di recuperare le forze all'interno dei freschi stanzoni del forte, gustando pasta al pomodoro, salame, yogurt, mele e torta.



 

 

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