Dax Jaikel: Quando le disgrazie della vita cambiano gli uomini che le trasformano in una sfida

A 27 anni mentre era in bici, lo scontro con un camion. All'ospedale sono costretti ad amputargli la gamba. In marzo parteciperà alla Cape Epic insieme a Massimo Debertolis

Quella che vi stiamo per raccontare è una storia vera. E' successo in Costa Rica, uno dei paesi più belli e tranquilli del centro America ma fatti simili accadono ogni giorno in qualsiasi altra parte del mondo. Dax si avvicina al mondo della bicicletta grazie alla passione che gli viene trasmessa dalla moglie Adriana, giornalista sportiva.

 

 

Nel 2003 a 27 anni, nel fior fiore della vita, come purtroppo è successo a tanti ciclisti, viene investito mentre pedala. Lo scontro è con un camion, la vita è salva anche se per miracolo, la gamba destra no. I medici sono costretti ad amputarla. E' una tragedia per Dax e la sua famiglia. Un colpo devastante a livello psicologico, cosa faccio ora senza una gamba?

 

 

Dax non si abbatte e grazie al supporto di Adriana e della loro figlia, come Alex Zanardi reagisce trasformando la tragedia in una vera e propria rivincita contro la sorte. Dovrebbe odiare la bicicletta che gli ha procurato tanto dolore invece lui se ne appassiona e decide di voler fare vedere a tutti che nonostante la menomazione è ancora in grado di pedalare. Grazie ad una sofisticata protesi torna in sella e nel settembre del 2016 con la maglia del Costa Rica partecipa alle para olimpiadi di Rio de Janeiro.

 

 

Due mesi prima alla Bike TransAlp Dax incontra Massimo, l'unico italiano ad aver vinto un mondiale marathon. Il primo di cognome fa Jaikel il secondo Debertolis. Italia e Costa Rica, due paesi latini ma distanti 10.000 chilometri. Ne nasce un'amicizia con sviluppi inimmaginabili al tempo. Dax Jaikel con la sua azienda (7C) diventa sponsor della squadra di Massimo Debertolis, il Wilier 7C Force. In Costa Rica c'è la squadra di Dax, quella che noi in Italia chiamiamo satellite, in trentino c'è la squadra madre che fornisce bici Wilier e tutto l'equipaggiamento. 

 

 

Dall'anno scorso le due squadre hanno iniziato a correre insieme in molte manifestazioni importanti e nel 2017 Dax Jaikel e Massimo Debertolis si sono ripresentati alla Bike Transalp correndola per la prima volta insieme. Nonostante la menomazione Dax ha corso insieme ai normodotati e vincendo la corsa insieme a Massimo (categoria Master) ha dimostrato che un diversamente abile può competere ad alto livello. La bella favola si è ripetuta anche nel 2018 e quest'anno i due raggiungeranno l'apice partecipando alla gara a tappe più tosta del mondo la Cape Epic.

 

 

Debertolis ci ha spiegato: "A livello tecnico la sua bici è normale e utilizza pedali normali perchè sotto la protesi può agganciarli a qualsiasi tipo di scarpa senza nessun problema. In gara ha difficoltà nelle discese ripide, quando c'è da girare verso destra perchè da quella parte ha difficoltà ad abbassarsi."

 

Certo tutti ci auspichiamo che riescano a vincere anche questa nuova sfida, ma in questa storia ciò che conta è che Dax ha già vinto la sua battaglia più difficile. Ha dimostrato che lui è un esempio per tanti, è riuscito a battere la sorte.

 

 

Concludiamo questa storia con un aneddoto su Dax. Lui festeggia il compleanno due volte all'anno, il giorno della sua nascita e il giorno dell'incidente perchè da quel momento ha iniziato una seconda vita, diversa dalla prima ma sempre bella.

 

Le sue avventure sportive le potete seguire sul suo profilo Instagram dax_jaikel

 

 

Photo ©Bike Transalp Robert Niedring - Martin Sass | ©Dax Jaikel

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